Mercati – Apertura positiva per l’Europa, a Milano corre Stellantis dopo i conti

Apertura positiva per le borse europee, con gli operatori che continuano a monitorare l’evoluzione della situazione in Ucraina e le sanzioni dell’Occidente ai danni della Russia.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8% in area 26.250 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).

Ieri il presidente americano, Joe Biden, ha annunciato ‘sanzioni piu’ dure del 2014′ contro la Russia, andando a colpire per adesso due istituzioni finanziarie russe e il debito sovrano, tagliando fuori il Paese dai finanziamenti dell’Occidente e dal mercato europeo.

La Germania, invece, ha dichiarato che negherà la licenza a Nord Stream 2, il secondo gasdotto che collega la Russia alla Germania aggirando Ucraina e Bielorussia.

Una mossa che ha provocato ieri un’impennata dei prezzi del gas, in un generale rialzo dei prezzi delle materie prime sui timori che le crescenti tensioni geopolitiche possano limitare le forniture di commodities.

Il tutto in un mercato già alle prese con la prospettiva di un ciclo di rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Una questione fondamentale sarà capire se il balzo dei costi delle commodity spingerà l’istituto di Washington a un incremento iniziale più aggressivo del costo del denaro.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro viaggi a 1,134 e il dollaro/yen si mantiene in area 115. Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,03%) a 93,9 dollari e il Wti (-0,01%) a 91,90 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,94%.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza Stellantis (+4,9%), dopo aver diffuso questa mattina prima dell’apertura dei mercati i risultati 2021. In rialzo anche Exor (+1,8%), A2A (+1,4%) e Inwit (+1,4%), mentre arretra Cnh (-2,9%) dopo aver presentato ieri il nuovo piano strategico al 2024.