Mercati Asiatici – Listini in recupero con la Cina in evidenza, chiuso il Giappone

Giornata in recupero per i listini asiatici (orfani del Giappone chiuso per festività) nonostante la seduta negativa di ieri a Wall Street, con il focus sull’escalation delle tensioni tra Occidente e Russia sulla questione Ucraina e sulle sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro Mosca.

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato un pacchetto di sanzioni contro la Russia che andranno a colpire il debito sovrano, le banche e l’elite del Paese. Anche Unione Europea, Regno Unito e Giappone (il premier Fumio Kishida ha annunciato il divieto di emettere bond russi nel Paese) sono allineati agli Usa per isolare il debito sovrano russo e per colpire le banche e l’elite russa.

Il tutto in risposta alla mossa del presidente russo Vladimir Putin, che ha annunciato a sorpresa il riconoscimento dell’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e ha ordinato l’invio di truppe nella regione del Donbass al fine di “assicurare la pace”.

Tuttavia, Biden ha ribadito che gli Usa e gli alleati restano aperti alla diplomazia “se la Russia sarà seria” perché Washington “non ha alcuna intenzione di combattere” con Mosca. Ma dalle parole di Putin sul riconoscimento delle repubbliche separatiste “non c’è nulla che mostri interesse nel proseguire il dialogo”.

Nel frattempo, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha annunciato che il vertice previsto questa settimana con il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, è stato cancellato.

Alcuni operatori di mercato sembrano ritenere le sanzioni occidentali come modeste e forse non così aggressive come si temeva.

Inoltre, gli operatori continuano a monitorare i commenti provenienti dalla Federal Reserve in merito alle prossime mosse di politica monetaria, in attesa di un dato chiave sull’inflazione in uscita venerdì per capire se ci sia spazio per un aumento dei tassi di 50 punti base già a marzo.

Tuttavia, secondo alcuni operatori, i rischi geopolitici potrebbero portare a politiche monetarie meno restrittive per combattere l’inflazione.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si muove in area 1,1323 e il dollaro yen a 115,08. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,1%) a 93,97 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 92,08 dollari al barile. Oro a 1.897,50 dollari l’oncia (-0,5%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen si muovo rispettivamente a +0,8% e +1,7%, con il sentiment sostenuto dalle attese di maggiori riduzioni di tasse e commissioni quest’anno per sostenere l’economia. Hong Kong a +0,6%.

Il Giappone è chiuso per il Compleanno dell’Imperatore.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (-1,4%), S&P 500 (-1%), Nasdaq (-1,2%).