Mercati – Europa rallenta ma rimane positiva, Milano a +0,6% con Campari in rosso (-6,4%)

Modesti rialzi per le borse europee e per Wall Street, con gli operatori sempre intenti a valutare l’evoluzione della situazione in Ucraina e le sanzioni dell’Occidente ai danni della Russia, oltre alla svolta restrittiva delle banche centrali.

Il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 26.200 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Sopra la parità anche gli indici americani Dow Jones (+0,3%), S&P500 (+0,35%) e Nasdaq (+0,3%), dopo le perdite della seduta precedente.

Finora Stati Uniti e Paesi alleati hanno annunciato provvedimenti contro Mosca relativamente “leggeri”, che vanno a colpire principalmente le istituzioni finanziarie russe e il debito sovrano, oltre ad alcuni oligarchi vicini a Vladimir Putin. La Germania, inoltre, negherà la licenza a Nord Stream 2, il secondo gasdotto che collega la Russia alla Germania aggirando Ucraina e Bielorussia.

La speranza è che una soluzione diplomatica sia ancora possibile, anche se presto potrebbero arrivare ulteriori sanzioni e l’incontro fra il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è saltato. Putin ha dichiarato di essere aperto al dialogo, chiarendo tuttavia che gli interessi e la tutela dei cittadini russi non sono negoziabili.

Oltre all’Ucraina, l’altro tema caldo resta il futuro della politica monetaria, con particolare riferimento alle prossime mosse della Federal Reserve. Una questione fondamentale sarà capire se i maggiori costi delle materie prime possano indurre l’istituto di Washington ad alzare più rapidamente del previsto i tassi di interesse, per contrastare con forza le pressioni inflazionistiche.

Sul Forex euro/dollaro si attesta a 1,134, dopo i dati che hanno confermato l’aumento del tasso di inflazione annuo dell’area euro al 5,1% a gennaio, rispetto al 5,0% di dicembre. Stabile il cambio fra biglietto verde e yen, in area 115,15.

Tra le commodities, tornano a salire le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 94,3 dollari e il Wti (+0,6%) a 92,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è poco mosso intorno a 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento all’1,95%. Il tesoro ha collocato 3 miliardi di Btp short-term a 2 anni con rendimento allo 0,14%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanza soprattutto Stellantis (+6,3%), dopo aver diffuso stamani i risultati del 2021. In rialzo anche Diasorin (+4,2%) e A2A (+2,9%), mentre arretra Campari (-6,4%) dopo i conti e la previsione sui margini, che non miglioreranno quest’anno a causa delle pressioni sui costi.

In calo anche Cnh (-4,2%), che ha presentato ieri il nuovo piano strategico al 2024, con target ritenuti troppo prudenti dagli analisti, oltre a Banco Bpm (-2,7%).