Obbligazioni – In modesto rialzo i rendimenti dei governativi italiani

Prima metà di seduta in prevalenza in contenuto calo per i rendimenti europei, risetto a cui si muovono in controtendenza i governativi italiani, in un clima sempre più appesantito dai timori di uno shock inflazionistico con l’ulteriore impennata dei prezzi del petrolio sulle ipotesi di sanzioni sull’export russo di greggio.

Listini continentali in calo con il Ftse Mib che cede il 2,3%.

Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha dichiarato che gli Stati Uniti e i suoi alleati stanno valutando un divieto di import al petrolio Russia, specificando che l’amministrazione Biden potrebbe agire anche da sola e spedendo le quotazioni sui massimi dal 2008.

Gli elevati prezzi dell’energia minacciano di frenare la crescita globale, in un contesto in cui l’economia era già alle prese con gli effetti dell’elevata inflazione legata alle conseguenze dell’era Covid.

Le banche centrali, tra cui la Bce che si riunirà giovedì, si trovano ora a dover affrontare il difficile compito di agire per contenere l’aumento del costo della vita senza appesantire l’espansione dell’economia e innervosire ulteriormente i mercati.

Sul fronte della guerra in Ucraina, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo, Mosca oggi aprirà nuovi corridoi umanitari in diverse città ucraine per consentire l’evacuazione dei civili.

Oggi inoltre è atteso un terzo giro di negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina. La Cina si è detta pronta a svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della pace tra i due Paesi e a mediare se necessario.

In Italia, il Comitato di sicurezza finanziaria, incardinato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, si è riunito giovedì scorso per un aggiornamento tra le Autorità circa le misure adottate per dare attuazione alle sanzioni di carattere finanziario disposte con i regolamenti europei in relazione all’aggressione russa dell’Ucraina.

Nella riunione è stata condotta una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai regolamenti europei, e degli scambi informativi in corso tra le varie autorità nazionali e tra quelle degli Stati membri dell’UE per proseguire le attività di monitoraggio e investigative.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale sale all’1,59% (+3 bp) con uno spread a 165 punti (+2 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa all’1,74% (-1 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro scivola in area 1,08.