Oil & Gas (-0,2%) – Pausa nel rally del greggio

Giornata in netta rimonta per le borse europee, dopo le recenti perdite seguite allo scoppio delle ostilità in Ucraina, mentre sale l’attesa per il meeting della Bce e per il terzo round di negoziati tra Mosca e Kiev in programma oggi in Turchia.

Gli investitori si preparano per lo shock inflazionistico derivante dal rally dei prezzi delle commodity alimentato dai timori di interruzioni nelle forniture in scia al conflitto, con i prossimi giorni che daranno indicazioni sulle risposte delle banche centrali.

Secondo alcuni analisti, l’impatto sull’economia globale derivante dall’escalation di tensioni e sanzioni contro Mosca sembra essere già stato scontato nei prezzi dell’azionario, che quindi rappresentano ora un’opportunità di acquisto.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +6,9% a 23.889 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,2%, rispetto al +0,2% del corrispondente indice europeo.

Quotazioni del greggio in netto calo perdendo circa 10 dollari dai picchi intraday, in un contesto che si conferma molto volatile dopo il recente rally mentre gli operatori digeriscono l’annuncio dell’embargo Usa al petrolio russo.

Tra le big del comparto realizzi su Tenaris (-5,5%) dopo i recenti guadagni, con le vendite che hanno colpito anche Saipem (-1,4%) ed Eni (-0,5%). Quest’ultima, insieme a LiveStream, ha annunciato l’intenzione di quotare New Energy One Acquisition Corporation alla London Stock Exchange.

Per quanto riguarda Saipem, fonti di stampa riportano che un gruppo di banche starebbe valutando un prestito ponte di 850 milioni con garanzia Sace, in attesa che possa essere varata in autunno una ricapitalizzazione da circa 2 miliardi.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rimonta Maire Tecnimont (+5,5%), con gli acquisti che hanno premiato anche Saras (+6,1%).