Mercati Usa – Apertura in rialzo, rimbalzo del Nasdaq

Partenza positiva a Wall Street, in un contesto in cui la discesa dei prezzi del greggio sta allentando parzialmente i timori legati all’inflazione in vista della riunione della Federal Reserve. Dopo pochi minuti di scambi, Nasdaq e S&P 500 guadagnano l’1% e il Dow Jones lo 0,8%.

Il focus degli operatori resta sull’evoluzione della guerra in Ucraina, tra le speranze sul raggiungimento di una soluzione diplomatica, in attesa della ripresa dei colloqui dopo il nulla di fatto del quarto round di negoziati.

Intanto prosegue il calo delle quotazioni del greggio, complici i timori per la nuova ondata di contagi da Covid in Cina, il più grande importare mondiale di petrolio. Il Brent cede il 6,4% a 100 dollari e il Wti il 6,7% a 96 dollari.

I nuovi lockdown imposti in alcune città del paese stanno indebolendo l’outlook della crescita economica e ponendo dei rischi per la domanda di energia e materie prime, proprio in un momento in cui i rapporti di Pechino con Mosca hanno innescato un pesante sell-off sull’azionario cinese.

Il tutto in attesa domani dell’esito del meeting della Fed, che secondo le attese dovrebbe aumentare il costo del denaro di 25 punti base, avviando un ciclo di rialzi dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione.

I mercati si attendono circa sette strette monetare da un quarto di punto percentuale quest’anno, sebbene la minaccia all’economia globale posta dal conflitto in Ucraina potrebbe complicare il percorso della politica monetaria.

Sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute in attesa delle decisioni del Fomc, con il cambio euro/dollaro risalito poco sotto quota 1,10 e il dollaro/yen in area 118.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano arretra di circa cinque punti base al 2,08%, mantenendosi comunque in prossimità dei massimi dal 2019, e quello del biennale di sette punti base all’1,79%.