Mercati – Chiusura in ordine sparso per l’Europa, Ftse Mib (-0,9%) sotto 25.000 punti

Finale contrastato per le borse europee, con il Ftse Mib in calo dello 0,9% a 24.960 punti. Negativi anche il Dax di Francoforte (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-1,3%), mentre chiudono sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%).

A Wall Street, andamento complessivamente debole per Dow Jones (-0,1%), S&P500 (-0,5%) e Nasdaq (-1,7%) dopo le dichiarazioni da “falco” di Lael Brainard della Federal Reserve, secondo cui la banca centrale americana continuerà a inasprire metodicamente la politica monetaria e inizierà ad alleggerire rapidamente il proprio bilancio già da maggio.

Il tutto, in attesa dei verbali relativi all’ultima riunione del Fomc in uscita domani, che contribuiranno a formulare le aspettative sulle prossime mosse dell’istituto per contrastare l’inflazione.

Focus anche sulle nuove sanzioni europee contro la Russia, che aumentano le tensioni globali legate al conflitto in Ucraina, lasciando Mosca sempre più isolata economicamente.

In risposta agli ultimi crimini di guerra, rinnegati dal Cremlino, l’Unione Europea sta valutando se vietare le importazioni di carbone dalla Russia, mentre petrolio e gas dovrebbero essere ancora risparmiati a causa della dipendenza energetica di alcuni Paesi che impedisce di raggiungere una decisione unanime.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti oggi gli indici Pmi servizi e composito dei principali Paesi. Nel complesso, l’economia dell’eurozona ha mantenuto un forte tasso di crescita a marzo, grazie alla spinta fornita dal settore terziario. Negli Usa, l’indice ISM servizi ha mostrato una solida espansione nonostante l’elevata inflazione.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,092 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 123,3. Volatili le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 107,0 dollari e il Wti (-0,6%) a 102,6 dollari.

Sul mercato obbligazionario, l’attenzione rimane focalizzata prevalentemente sull’inversione della curva dei rendimenti dei Treasury, che segnala l’aspettativa per un rallentamento dell’economia.

Lo spread Btp-Bund invece si amplia di 7 bp a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 2,24%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Recordati (+3,5%), Unipol (+2,5%), Campari (+2,1%) e Terna (+2,1%) mentre arretrano Stm (-5,3%), Interpump (-5,2%), Iveco (-4,2%) e Stellantis (-3,7%).