Mercati Usa – Apertura sopra la parità, in luce Twitter

Partenza sopra la parità a Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta all’entrata nel vivo della nuova stagione delle trimestrali. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,5% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Nasdaq è poco mosso (+0,01%).

Focus in particolare sul settore bancario, dopo che Goldman Sachs (+3%), Morgan Stanley (+2,3%), Citigroup (+1%) e Wells Fargo (-5,8%) hanno pubblicato i conti prima dell’apertura delle contrattazioni.

Tra gli altri titoli, Twitter guadagna oltre il 4% dopo che Elon Musk ha presentato un’offerta non vincolante finalizzata al delisting da 54,2 dollari per azione per acquistare il 100% della società, valorizzata 43 miliardi.

Si allenta intanto la pressione sui rendimenti dei Treasury, in particolare sulle scadenze a breve termine evidenziando come gli investitori stiano ripensando a quanto rapidamente la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse.

Una moderazione nella crescita dell’inflazione core degli Stati Uniti Usa ha infatti alimentato le ipotesi che il carovita possa aver raggiunto il suo picco, sebbene la lettura record dei prezzi alla produzione inviti alla cautela.

Il tasso sul decennale americano è sostanzialmente stabile al 2,70%, mentre quello sul biennale risale di circa 6 punti base al 2,41%.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a marzo sono aumentate dello 0,5% su base mensile, al di sotto del +0,6% previsto dal consensus e rallentando rispetto al +0,8% di febbraio (rivisto da +0,3%).

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, si sono attestate a 185 mila unità, rispetto alle 170 mila stimate dagli analisti e alle 167 mila della rilevazione precedente.

Sul Forex il cambio euro/dollaro è in discesa a 1,082 dopo la riunione della Bce, mentre il dollaro/yen arretra a 125,5 con la moneta nipponica che rimbalza dai minimi da circa 20 anni.

Tra le materie prime, infine, in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,4%) a 107,3 dollari e il Wti (-1,4%) a 102,8 dollari, dopo l’aumento superiore alle attese delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati settimanali Eia.