Oil & Gas (+1,3%) – Ancora in rialzo Saras (+4,3%)

Chiusura debole per le borse europee, con il focus degli operatori che si sposta sulla stagione delle trimestrali per valutare l’impatto della crisi Ucraina sui risultati societari e in attesa della riunione della Bce in programma oggi.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,2% a 24.722 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +1,3%, rispetto al +1% del corrispondente indice europeo.

In rialzo le quotazioni del greggio dopo che Mosca ha detto che i colloqui di pace con l’Ucraina hanno raggiunto un punto morto, alimentando i timori sulle forniture, e la Cina ha allentato le restrizioni anti-Covid.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie) ha detto che si aspetta che le perdite di produzione di petrolio russo siano state in media di 1,5 milioni di barili al giorno ad aprile, con perdite che aumenteranno fino a quasi 3 milioni di barili da maggio.

L’Aie ha inoltre tagliato le previsioni sulla domanda globale di petrolio per quest’anno dopo che la Cina ha reintrodotto dei lockdown a causa della recrudescenza del virus, vedendo il mercato in equilibrio per la maggior parte del 2022 anche a seguito del rilascio delle riserve strategiche di emergenza.

Tra le big del comparto bene in particolare Eni (+2,2%), con gli acquisti che hanno premiato anche Tenaris (+0,8%). In calo Saipem (-1,3%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni acquisti su Saras (+4,3%), mentre ha limitato i guadagni Maire Tecnimont (+0,5%).