Mercati – Acquisti nel Vecchio Continente, Ftse Mib termina a +1%

Le borse europee chiudono in rialzo e Wall Street prosegue incerta, mentre si allenta la pressione sui rendimenti obbligazionari.

Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni con un guadagno dell’1% a 26.878 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%) mentre il Ftse 100 di Londra rimane più arretrato a +0,4%.

Oltreoceano, variazioni contrastanti per Dow Jones (+0,9%), S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (-0,8%), con Netflix a -36% dopo aver registrato il primo calo degli abbonati in dieci anni. La stagione delle trimestrali proseguirà stasera con i conti, tra gli altri, di Tesla.

Gli operatori continuano a ponderare l’outlook economico in un contesto incerto a causa di diversi fattori, tra cui il conflitto tra Russia e Ucraina, l’elevata inflazione e l’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali.

Charles Evans della Fed di Chicago ha dichiarato che probabilmente i tassi supereranno il livello neutrale nella lotta all’inflazione mentre Martins Kazaks, membro del consiglio direttivo della Bce, ha aperto ad un aumento del costo del denaro già a luglio.

Intanto, però, si fa largo l’idea che l’accelerazione dei prezzi sia prossima a raggiungere il proprio picco e che le scommesse sui rialzi dei tassi possano essere eccessive.

In Cina, preoccupa la recrudescenza della pandemia anche se la People’s Bank of China non ha ritenuto necessario un taglio dei tassi di riferimento dei prestiti a famiglie e imprese per sostenere l’economia frenata dai lockdown.

Dall’agenda macroeconomica si segnalano i dati di marzo sui prezzi alla produzione in Germania (in accelerazione al +30,9% annuo) e quelli di febbraio sulla produzione industriale dell’eurozona (+0,7% mensile e + 2% tendenziale) e la bilancia commerciale italiana (deficit in calo a 1,66 miliardi).

Sul Forex, il dollaro perde terreno nei confronti delle altre valute dopo i recenti guadagni, mentre lo yen resta tra i peggior performer da inizio anno. L’euro/dollaro risale a 1,085 mentre il cambio fra il biglietto verde e la moneta nipponica si riduce a 127,8.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 107,0 dollari e il Wti (+0,1%) a 102,2 dollari, dopo il calo delle scorte statunitensi evidenziato dal report settimanale dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,5%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate gli acquisti premiano soprattutto Banco Bpm (+4,5%), Bper (+3,5%), Pirelli (+3,2%) e Stm (+3,2%) mentre arretrano Diasorin (-1,5%), Amplifon (-1,5%) e Telecom Italia (-1,2%).