Mercati – Milano (+1,1%) accelera con l’Europa

Le borse europee arrotondano i guadagni nel corso della mattinata mentre i futures di Wall Street puntano verso un avvio poco mosso dopo i rialzi della vigilia.

A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dell’1,1% in area 26.890 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+1,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%), il Dax di Francoforte (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).

Gli operatori continuano a ponderare l’outlook economico tra diversi fattori di incertezza, tra cui il conflitto tra Russia e Ucraina, l’elevata inflazione e l’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali.

In Cina, preoccupa la recrudescenza della pandemia anche se la People’s Bank of China non ha ritenuto necessario un taglio dei tassi di riferimento dei prestiti a famiglie e imprese per sostenere l’economia frenata dai lockdown.

Negli Usa, focus sulla stagione delle trimestrali che oggi prevede i risultati di Tesla, dopo il crollo di Netflix nel mercato after-hours (-25%) in scia al primo calo degli abbonati in dieci anni.

Intanto, le crescenti aspettative di una stretta monetaria aggressiva da parte della Fed tengono sotto pressione i rendimenti dei Treasury. Charles Evans (Fed di Chicago) ha dichiarato che probabilmente i tassi supereranno il livello neutrale nella lotta all’inflazione.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sopra le attese sui prezzi alla produzione in Germania (in accelerazione al +30,9% su base annua a marzo), la produzione industriale dell’eurozona (+0,7% mensile e + 2% tendenziale a febbraio) e la bilancia commerciale italiana (deficit in calo a 1,66 miliardi a febbraio).

Sul Forex, il dollaro perde terreno nei confronti delle altre valute dopo i recenti guadagni, mentre lo yen resta tra i peggior performer da inizio anno. L’euro/dollaro risale a 1,086 mentre il cambio fra il biglietto verde e la moneta nipponica si riduce a 128.

Tra le materie prime risalgono leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 107,8 dollari e il Wti (+0,6%) a 102,7 dollari, dopo il calo delle scorte statunitensi evidenziato dal report settimanale Api.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a circa 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,49%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate gli acquisti premiano soprattutto Banco Bpm (+4,8%), Stm (+3,7%) e Intesa (+3,1%) mentre arretrano Amplifon (-1,5%), Cnh (-1%) e Telecom Italia (-0,6%).