Mercati asiatici – A due velocità con i guadagni della Cina e i cali del Giappone, Hong Kong flat

Seduta a due velocità per i principali listini asiatici in un clima appesantito dai segnali di deterioramento dell’outlook economico globale.

Il presidente cinese Xi Jinping ha intanto promesso nuovi progetti infrastrutturali per sostenere ulteriormente l’economia del Paese asiatico già colpita dai lockdown mentre i focolai di Covid a Shanghai e Pechino stanno mostrando timidi segnali di stabilizzazione.

Occhi anche sul fronte geopolitico con la Russia che interrompe da stamattina le forniture di gas a Polonia e Bulgaria, dopo che le due nazioni si sono rifiutate di pagare il carburante in rubli.

A pesare sul sentiment anche i risultati deludenti di colossi quali Alphabet e Texas Instruments alimentando ulteriormente le incertezze sulle prospettive in un contesto già frenato dai timori per l’inasprimento della politica monetaria da parte della Fed contro l’inflazione.

Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,065 e il dollaro yen a 127,7. Tra le materie prime, in frazionale rialzo il petrolio con il Brent (+0,4%) a 105,1 dollari e il Wti (+0,2%) a 101,9 dollari al barile. Oro a 1.899,6 dollari l’oncia (-0,2%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,7% e il 2,7%. Hong Kong a +0,1%.

Giù invece il Giappone con Nikkei -1,3% e Topix -1%.

Il tutto dopo le seguenti pesanti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-4%), S&P500 (-2,8%) e Dow Jones (-2,4%).