Mercati – Milano frenata dalle cedole, euro in rafforzamento in scia a Lagarde

Le borse europee rallentano rispetto all’apertura ma restano perlopiù positive, con Piazza Affari in controtendenza per via dello stacco delle cedole di 19 titoli (per un impatto complessivo pari a -1,44%).

Il Ftse Mib è dunque in calo dell’1,2% in area 23.810 punti. Avanzano il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), poco mosso il Cac 40 di Parigi (-0,1%), mentre i futures sugli indici americani Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq guadagnano all’incirca mezzo punto percentuale dopo la chiusura poco mossa di venerdì.

L’azionario continua a risentire dei timori legati all’inflazione, l’inasprimento della politica monetaria delle principali banche centrali, l’evoluzione della pandemia in Cina e il conflitto in Ucraina.

A risollevare parzialmente il sentiment hanno contribuito le parole del presidente americano Joe Biden sulla possibile revisione delle tariffe imposte dal suo predecessore Trump nei confronti della Cina. Intanto, Pechino fa registrare un record di contagi facendo temere per nuovi lockdown, una settimana dopo il taglio dei tassi sui prestiti per sostenere l’economia.

In settimana gli operatori valuteranno le minute della Fed per eventuali indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale statunitense. James Bullard della Fed di St. Louis spinge per portare i tassi al 3,5% entro fine anno per contenere l’inflazione, con un possibile allentamento nel 2023 o 2024.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sull’indice IFO tedesco di maggio, inaspettatamente in aumento a 93 punti.

Sul Forex l’euro/dollaro si rafforza a 1,0685 dopo un intervento di Christine Lagarde, in cui il numero uno della Bce ha parlato di un probabile aumento del costo del denaro a partire da luglio, con l’obiettivo di portare i tassi fuori dall’area negativa entro fine settembre. In lieve calo il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 127,55.

Tra le materie prime, scambiano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 113,9 dollari e il Wti (+1,1%) a 111,5 dollari (future con consegna a luglio).

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 203 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,01%.

Tornando a Piazza Affari, fra i titoli del Ftse Mib hanno staccato la cedola A2A, Ampifon, Atlantia, Azimut, Banca Generali, Bper, Diasorin, Eni, Finecobank, Generali, Interpump, Intesa, Inwit, Italgas, Moncler, Pirelli, Recordati, Tenaris e Unipol. Tra le migliori Banco Bpm (+3%), Banca Mediolanum (+2,7%) e Unicredit (+2,2%), mentre A2A (-4,9%), Unipol (-4,9%) e Azimut (-4,8%) scontano lo stacco del dividendo.