Mercati – Milano maglia rosa (+1,6%) in Europa aspettando le minute Fed

Le borse europee chiudono in territorio positivo e Wall Street procede in modesto rialzo in attesa delle minute della Fed.

Il Ftse Mib di Milano guadagna l’1,6% e si riporta a 24.250 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%). Oltreoceano, il Dow Jones è invariato mentre avanzano S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,6%).

La volatilità continua a farla da padrone, in un mercato condizionato dalle preoccupazioni per un rallentamento della crescita economica. Sullo sfondo restano i timori legati alla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante in un contesto di elevata inflazione, a cui si aggiungono la guerra in Ucraina e i lockdown in Cina che stanno soffocando la supply chain.

I verbali del Fomc in uscita questa sera potrebbero fornire indicazioni più chiare sul ritmo dei rialzi dei tassi di interesse negli Usa. Al momento l’ipotesi più probabile sembra quella di due ritocchi da 50 punti base nelle riunioni di giugno e luglio, dopo che il chairman Jerome Powell ha escluso interventi più aggressivi.

Anche in Europa si accende il dibattito su come debba intervenire la Bce per contrastare l’inflazione senza frenare la crescita, mentre la banca centrale russa valuta un ulteriore allentamento per frenare l’impennata del rublo sul dollaro.

In Cina la rigida politica zero-Covid sta inficiando gli sforzi per sostenere la crescita e le autorità bancarie hanno chiesto di aumentare i prestiti alle imprese. Intanto, il premier Li Keqiang ha dichiarato che per alcuni aspetti il Paese versa in condizioni economiche peggiori rispetto alla prima ondata della pandemia nel 2020 e ha sollecitato misure per ridurre la disoccupazione.

Sul Forex l’euro/dollaro si deprezza a 1,067 mentre il cambio tra biglietto verde e yen recupera leggermente terreno a 127,2.

Tra le materie prime, le quotazioni del greggio hanno ridotto i precedenti rialzi, con il Brent (+0,2%) a 110,9 dollari e il Wti (+0,2%) a 110,0 dollari, dopo la riduzione inferiore alle attese delle scorte americane emersa dai dati dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 199 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,94%.

Tornando a Piazza Affari, fra i titoli del Ftse Mib avanzano soprattutto Eni (+3,75%), Unipol (+3,3%), Bper (+2,8%) e Intesa (+2,7%), mentre arretrano Saipem (-3,15%) e Banca Generali (-1,1%).