Mercati – Europa a due velocità, Milano in coda a -0,9%

Mattinata debole per le borse del Vecchio Continente, in linea con l’andamento dei futures di Wall Street.

A Piazza Affari, il Ftse Mib cede lo 0,9% in area 24.330 punti, sotto la parità come il Dax di Francoforte (-0,9%) e il Cac 40 di Parigi (-0,7%). Poco mossi l’Ibex 35 di Madrid e il Ftse 100 di Londra, pressoché invariati, mentre i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq arretrano di circa mezzo punto percentuale.

La volatilità resta elevata e l’azionario stenta a recuperare terreno a causa delle persistenti incertezze legate all’inflazione e all’inasprimento della politica monetaria. Gli operatori temono che le banche centrali siano costrette ad intervenire in maniera più aggressiva per contrastare l’impennata dei prezzi, danneggiando la crescita economica e gli utili aziendali.

In Europa cresce l’attesa per la riunione di giovedì della Bce, che dovrebbe annunciare la fine del quantitative easing, spianando il terreno per il primo rialzo dei tassi a luglio. Per salvaguardare il debito sovrano degli Stati europei più vulnerabili, l’Eurotower potrebbe annunciare la creazione di un nuovo strumento volto a contrastare le fluttuazioni dello spread.

Intanto, il differenziale Btp-Bund si riduce a 204 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,33% dopo aver toccato i massimi da novembre 2018 oltre quota 3,4%.

Venerdì, invece, l’attenzione si sposterà sui prezzi al consumo americani, per capire se l’inflazione abbia già raggiunto il proprio picco per poi cominciare a rallentare.

In Italia, l’Istat ha diffuso le prospettive economiche per il biennio 2022-2023, prevedendo un aumento del Pil rispettivamente pari al 2,8% e all’1,9%.

Sul Forex l’euro/dollaro si stabilizza a 1,068, mentre il cambio tra biglietto verde e yen balza a 132,6, con la moneta nipponica sui minimi da vent’anni. Tra le materie prime, lievi flessioni per le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 119,1 dollari e il Wti (-0,3%) a 118,2 dollari.

Tornado a Piazza Affari, scivolano in coda al Ftse Mib Iveco (-2,3%), Nexi (-2,2%), Tim (-2,1%) e Banca Generali (-2,1%), mentre Leonardo (+1,4%) viaggia in controtendenza.