Mercati – Europa in rosso con Wall Street, a Milano (-1,1%) Leonardo in controtendenza

Le borse europee proseguono in calo e gli indici americani aprono le contrattazioni in ribasso, in un clima di rinnovata avversione al rischio.

Il Ftse Mib di Milano arretra dell’1,1% in area 24.300 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (-1,1%) e il Cac 40 di Parigi (-1,1%), mentre limitano le perdite l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Oltreoceano, partenza sottotono per Dow Jones (-0,6%), S&P500 (-0,5%) e Nasdaq (-0,65%), dopo la chiusura poco sopra la parità di ieri.

Le incertezze legate all’inflazione e alle prossime mosse delle banche centrali continuano ad alimentare la volatilità sui mercati e a penalizzare l’azionario. Gli operatori temono che la corsa dei prezzi renda necessario un ulteriore inasprimento della politica monetaria, con rialzi dei tassi più aggressivi che rischierebbero di danneggiare gli utili societari e frenare la crescita economica.

Nel Vecchio Continente cresce l’attesa per la riunione di giovedì della Bce. L’Eurotower dovrebbe annunciare la fine del quantitative easing e preparare il terreno per il primo rialzo dei tassi a luglio. Inoltre, le indiscrezioni parlano di un nuovo strumento volto a salvaguardare il debito sovrano degli Stati europei più vulnerabili, attraverso acquisti mirati di asset.

Venerdì, invece, l’attenzione si sposterà sui prezzi al consumo americani. Il report aiuterà a capire se l’inflazione abbia già raggiunto il proprio picco, per poi cominciare a rallentare, o se saranno necessari ritocchi più aggressivi al costo del denaro da parte della Federal Reserve.

In Italia, l’Istat ha diffuso le prospettive economiche per il biennio 2022-2023, prevedendo un aumento del Pil rispettivamente pari al 2,8% e all’1,9%.

Sul Forex l’euro/dollaro si stabilizza a 1,068, mentre balza a 132,8 il cambio tra biglietto verde e yen, con la moneta nipponica sui minimi da vent’anni.

Tra le materie prime, scambiano sostanzialmente invariate le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 119,6 dollari e il Wti (+0,05%) a 118,5 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 201 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,31% dopo aver toccato i massimi da novembre 2018 oltre quota 3,4%.

Tornado a Piazza Affari, scivolano in coda al Ftse Mib Telecom Italia (-3,2%), Iveco (-2,9%) e Banca Generali (-2,4%), mentre viaggia in controtendenza Leonardo (+2,4%). Secondo fonti di stampa, l’Egitto sarebbe vicino a firmare un accorda con l’Italia da 3 miliardi di dollari per l’acquisto di aerei da combattimento.