Oil & Gas (-0,7%) – Focus su Saipem nel primo giorno dell’aumento di capitale

Chiusura contrastata per le borse europee, in un contesto che vede gli operatori sempre intenti a valutare il rischio di recessione nell’ambito della campagna delle banche centrali per la lotta all’inflazione.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,7% a 21.966 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,7%, rispetto al +0,9% del corrispondente indice europeo.

In rialzo le quotazioni del greggio, avviandosi però a registrare la prima perdita mensile da novembre mentre il summit del G7 sta lavorando a una proposta per porre un tetto al petrolio russo.

Secondo alcune fonti, i membri del G7 sarebbero vicini a un accordo per demandare ai rispettivi ministri di sviluppare meccanismi in grado di fissare un tetto globale al prezzo del petrolio esportato dalla Russia verso Paesi al di fuori degli Usa, Regno Unito, Ue e Giappone.

L’obiettivo è duplice: sottrarre risorse a Mosca e alla guerra che conduce in Ucraina e aiutare ad attutire l’impatto del conflitto sui prezzi dei carburanti alla pompa, con la benzina negli Usa arrivata a 5 dollari al gallone.

Intanto, sul fronte dell’offerta Libia ed Ecuador hanno segnalato possibili tagli all’output a causa dell’instabilità politica. In particolare, la compagnia nazionale libica ha avvisato di una potenziale riduzione delle forniture a causa del peggioramento delle proteste nel paese, che potrebbero portare a dichiarare lo stato di forza maggiore.

Tra le big del comparto balzo di Saipem (+44%) nel primo giorno dell’aumento di capitale ad 2 miliardi. La società ha inoltre ha venduto l’unità Fpso Cidade De Vitória in Brasile per 73 milioni di dollari.

Poco sopra la parità Tenaris (+0,2%), mentre ha chiuso in rosso Eni (+2%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in luce Saras (+8,4%) e in calo Maire Tecnimont (-1%).