Auto (-3,5%) – Limita le perdite nella settimana Ferrari (-1,1%)

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo del 3,5%, in un clima di avversione al rischio tra i timori di recessione in scia alle campagne restrittive delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione.

Le preoccupazioni per un rallentamento della crescita globale hanno penalizzato i settori ciclici come l’automotive, appesantito anche dalla decisione Ue di approvare la fine della vendita di veicoli con motori a combustione in Europa entro il 2035 (confermando la proposta avanzata nel luglio 2021) sancendo così il passaggio completo ai motori elettrici.

Su richiesta di Paesi tra cui Germania e Italia è stato anche deciso di prendere in considerazione un futuro via libera per l’uso di tecnologie alternative come combustibili sintetici o ibridi plug-in se possono ottenere la completa eliminazione delle emissioni di gas serra.

Approvata anche una proroga di 5 anni dell’esenzione dagli obblighi di Co2 concessa ai produttori cosiddetti di nicchia, ovvero quelli che producono meno di 10mila veicoli all’anno fino alla fine del 2035 (il cosiddetto “emendamento Ferrari”). Queste misure devono ora essere negoziate con i membri del Parlamento europeo.

Il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato un -3,5% w/w, rispetto al -3,9% w/W del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in calo nella settimana soprattutto Stellantis (-5,7% w/w), con le vendite che hanno colpito anche Pirelli (-2,9% w/w) e Iveco (-2,2% w/w).

Ha limitato le perdite, invece, Ferrari (-1,1% w/w).