Mercati – Previsto avvio debole, oggi chiusa Wall Street per il Labor Day

Prevista una partenza negativa per le borse europee, in un contesto appesantito dall’aggravarsi della crisi energetica nel Vecchio Continente e in una seduta priva della guida di Wall Street per la festività del Labor Day.

Venerdì i principali indici americani hanno chiuso in rosso, invertendo la rotta nel finale dopo una partenza positiva in seguito alla diffusione del Job Report Usa. Il Nasdaq ha perso l’1,3% e S&P 500 e Dow Jones l’1,1%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in lieve ribasso dello 0,1%, mentre Shanghai avanza dello 0,2% e Hong Kong lascia sul terreno l’1,2%.

I Paesi del G7 sono pronti a fissare un price cap al petrolio russo in conseguenza alla crisi ucraina, mentre i prezzi del gas si apprestano a testare nuovi record spingendo i paesi europei a studiare misure speciali per contrastare l’aumento dei costi energetici.

Il tutto in un momento in cui le banche centrali dovrebbero proseguire le campagne di rialzi dei tassi di interesse per combattere l’elevata inflazione, nonostante i crescenti timori legati al peggioramento dell’outlook dell’economia globale.

Questa settimana il focus sarà rivolto in particolare sulla riunione della Bce, che con tutta probabilità procederà a un nuovo aumento del costo del denaro dopo quello di 50 punti base di luglio.

Sullo sfondo, invece, restano le preoccupazioni per le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con l’amministrazione Biden che starebbe considerando misure per limitare gli investimenti in aziende tecnologiche cinese.

Nel frattempo, Pechino ha rafforzato i lockdown in alcuni distretti della megalopoli Chengdu e ordinato più test di massa, nel tentativo di contenere nuovi focolai Covid che ora minacciano anche la città di Shenzhen.

Sul fronte macro, infine, l’agenda di oggi prevede la lettura finale di agosto degli indici Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Uk, oltre ai dati sulle vendite al dettaglio a luglio nella zona euro.