Mercati – La seduta prosegue all’insegna delle vendite, Milano cede l’1%

Prosegue all’insegna delle vendite la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano sotto la parità, in un clima che si mantiene volatile e con l’attenzione degli operatori che resta concentrata su inflazione, politica monetaria e crisi energetica.

A Milano il Ftse Mib cede l’1% in area 22.152 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,6%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1%), mentre si porta sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Oltreoceano, i futures su Nasdaq, S&P 500 e Dow Jones in calo di circa un punto percentuale.

Il sentiment dei mercati continua ad essere gravato dai timori per il rischio che le strette monetarie delle banche centrali per contrastare le pressioni sui prezzi finiscano per provocare una recessione.

Il focus è quindi rivolto sulla riunione della Federal Reserve in programma la prossima settimana, da cui è atteso un rialzo dei tassi di interesse da 75 punti base, anche se non è da escludere un ritocco da un punto percentuale.

Il tutto dopo le indicazioni in chiaroscuro provenienti dagli ultimi dati macro Usa. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite per la quinta settimana consecutiva, a testimonianza di un mercato del lavoro che si mantiene solido, mentre le vendite al dettaglio ad agosto hanno registrato una contrazione a sorpresa.

Sempre sul fronte macro, in mattinata sono state diffuse le letture finali dell’indice dei prezzi al consumo ad agosto in Italia e nell’Eurozona.

Più in dettaglio, a livello nazionale, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 9,1% su base annua, leggermente al di sopra del consensus e del dato preliminare (entrambi a +9%).

In Eurozona i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,6% su base mensile (vs +0,5% delle stime e della rilevazione preliminare. Su base annua il dato ha riportato un progresso del 9,1%, confermando le stime e il dato preliminare.

Oltreoceano, si attende nel pomeriggio l’uscita del preliminare di settembre dell’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che potrebbe dare nuovi segnali sulla forza dell’economia americana.

Intanto sul Forex, il cambio euro/dollaro che si mantiene poco sotto la parità a 0,998 e il dollaro/yen si attesta in area 143,3.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 91,1 dollari e il Wti (+0,1%) a 85,2 dollari, dopo le perdite di ieri tra i persistenti timori per l’outlook della domanda in scia ai timori di recessione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 230 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,09%, all’indomani della decisione di Fitch di tagliare la previsione sul Pil dell’Italia nel 2023 allo 0,7% da una stima precedente di un +1,9%.

Tornando a Piazza Affari, in forte rosso Telecom Italia (-5%), dopo il downgrade a underweight da parte di Barclays. Vendite anche su Cnh (-2,9%), Inwit (-2,7%) e Moncler (-2,6%), mentre avanzano Saipem (+1,4%) e BPER (+1,1%).