Chiusura positiva per le borse europee, che hanno beneficiato nel finale del buon avvio di Wall Street dopo le recenti perdite pur in un clima ancora condizionato dalle preoccupazioni per le strette monetarie delle banche centrali che alimentano il rischio di recessione.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1,6% a 20.972 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +3,5%, rispetto al +2,7% del corrispondente indice europeo.
In forte rialzo le quotazioni del greggio, in scia alle aspettative di un possibile taglio alla produzione di oltre 1 milione di barili da parte dell’Opec+ nella riunione in programma questa settimana.
Si tratterebbe della seconda riduzione dell’output mensile consecutiva per il gruppo, che già ad ottobre ha tagliato l’offerta di 100.000 barili al giorno, nonché l’intervento di maggiore entità da quello annunciato in seguito allo scoppio della pandemia nel 2020.
Una mossa volta ad arginare il recente crollo dei prezzi del petrolio, sebbene i delegati dell’Opec+ hanno dichiarato che una decisione definitiva verrà presa solo nel meeting del 5 ottobre, il primo in presenza da marzo 2020.
Le quotazioni del greggio, infatti, sono scese per quattro mesi consecutivi, penalizzate dal rafforzamento del dollaro e dai timori che un rallentamento dell’economia globale possa avere un impatto negativo sulla domanda.
Tra le big del comparto in luce Tenaris (+6,9%), dopo che il gruppo ha migliorato la guidance sui margini per la seconda metà del 2022 nel costo di un incontro con gli investitori a New York tenuto venerdì scorso.
Acquisti anche su Eni (+3%), mentre ha chiuso in ribasso Saipem (-0,4%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in evidenza Gas Plus (+20%), con gli acquisti che hanno premiato anche Saras (+1%).