Mercati – Europa incerta, Milano chiude a +0,1%

Chiusura in ordine sparso per le borse europee, mentre Wall Street prosegue in calo, nella prima seduta di una settimana ricca di spunti.

Il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,1% a 20.912 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (flat). Deboli il Ftse 100 di Londra (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%). Oltreoceano, procedono in calo Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,8%) e Nasdaq (-1,2%), mentre il mercato obbligazionario americano è chiuso per il Columbus Day.

L’attenzione resta prevalentemente focalizzata sulla politica monetaria e sull’evoluzione dello scenario economico. Il job report statunitense di settembre, unito agli ultimi commenti dei membri della Federal Reserve, ha rafforzato l’ipotesi di un quarto rialzo consecutivo dei tassi di 75 punti base nella riunione di novembre.

Nel complesso, le banche centrali restano determinate a contrastare l’inflazione, nonostante i rischi di recessione e la volatilità sui mercati finanziari. Molti analisti ritengono inoltre che le quotazioni attuali non abbiano ancora pienamente scontato i rischi legati alle persistenti pressioni sui prezzi e ai maggiori costi di indebitamento.

Nei prossimi giorni verranno diffusi i verbali della Fed e i dati americani sui prezzi al consumo, oltre ai risultati trimestrali delle grandi banche a stelle e strisce che daranno il via alla nuova earning season. Domani è atteso anche l’aggiornamento sulle stime globali di crescita da parte del Fondo Monetario Internazionale.

Nel frattempo, il sentiment rimane appesantito dalle tensioni internazionali, con le ritorsioni di Mosca contro Kiev dopo l’esplosione del principale ponte che collega Russia e Crimea e le nuove restrizioni americane sull’acquisto e la produzione di microchip da parte della Cina.

In Europa, la Germania ha aperto all’emissione congiunta di debito per attutire l’impatto della crisi energetica, mentre non sono attese decisioni definitive dalla riunione dei ministri dell’energia in programma tra domani e mercoledì a Praga.

Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 0,969 e il cambio tra biglietto verde e yen risale a 145,7. Tra le materie prime, perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 97,2 dollari e il Wti (-0,4%) a 92,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce di 24 punti base a 226 bp, con il rendimento del decennale italiano in calo al 4,59%, in scia alla possibilità di nuovo debito a livello europeo.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano soprattutto Buzzi (+2,5%), Hera (+2,4%), Banco Bpm (+1,9%) e e Generali (+1,9%). In calo invece Saipem (-4,2%), Telecom Italia (-3,0%) e Tenaris (-2,9%).