Mercati – Previsto avvio debole per l’Europa, a Milano occhi su Saipem

Prevista una partenza sotto la parità per le borse europee, tra le preoccupazioni legati al rischio che il persistere dell’elevata inflazione e l’inasprimento della politica monetaria provochino un ulteriore rallentamento dell’economia globale.

Chiusura in ribasso ieri a Wall Street, al termine di un’altra seduta volatile che visto i principali indici americani comunque riuscire a risalire sopra i minimi intraday. Il Nasdaq ha perso lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,3%.

A mercati chiusi ha diffuso i risultati trimestrali Tesla, riportando ricavi e utili in crescita ma al di sotto delle attese degli analisti e con il titolo che ha perso terreno nelle contrattazioni afterhours.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in calo dello 0,9%, mentre Shanghai cede lo 0,2% e Hong Kong perde l’1,9% portandosi in prossimità dei massimi dal 2009.

In Cina, continua a preoccupare il rallentamento della crescita e l’incremento dei casi Covid, mentre prosegue il Congresso del partito Comunista a Pechino. A risollevare parzialmente il sentiment ha contribuito la notizia che le autorità starebbero discutendo sulla possibilità di ridurre il periodo di quarantena per le persone che arrivano nel paese.

In tema banche centrali, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato di attendersi di terminare il ciclo di aggressivi rialzi dei tassi di interesse all’inizio del 2023, spostandosi verso il mantenimento di una politica sufficientemente restrittiva.

Secondo le attese, l’istituto di Washington nella riunione di inizio novembre alzerà il costo del denaro di 75 punti base, in quello che sarebbe il quarto ritocco consecutivo di tale entità nel tentativo di raffreddare un’inflazione sui massimi da quarant’anni.

In Giappone, invece, il rendimento del decennale si è spinto nuovamente oltre il limite superiore dello 0,25% fissato dalla Bank of Japan, innescando l’annuncio di acquisti bond non programmati.

Sul fronte macro, i prezzi alla produzione in Germania a settembre hanno frenato meno delle attese, segnando un +2,3% su base mensile (+1,5% il consensus) dal +7,9% del mese precedente. In uscita nel pomeriggio le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa.

Tornando a Piazza Affari, da seguire Saipem dopo l’aggiudicazione di un contratto da Qatargas del valore di circa 4,5 miliardi di dollari per la realizzazione di due complessi offshore di compressione di gas in Qatar.