Mercati Usa – Apertura poco mossa, in rosso Tesla dopo la trimestrale

Partenza incerta a Wall Street, con il sentiment degli operatori diviso tra i segnali di resilienza che arrivano dai risultati societari e le persistenti preoccupazioni per il rischio di una recessione.

Dopo pochi minuti di scambi, S&P 500 e Nasdaq lasciano sul terreno lo 0,2%, mentre il Dow Jones resiste poco sopra la parità a +0,2%.

L’inizio positivo della nuova stagione delle trimestrali ha contribuito a riportare gli acquisti sull’equity, sebbene sullo sfondo permangano i timori per il persistere dell’elevata inflazione e per le strette monetarie delle banche centrali.

Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, si aspetta che il ciclo di rialzi aggressivi dei tassi di interesse termini all’inizio del 2023, lasciando il posto ad una fase di mantenimento su livelli sufficientemente restrittivi.

Secondo le previsioni, nella riunione di inizio novembre la banca centrale americana alzerà il costo del denaro di 75 punti base, effettuando il quarto ritocco consecutivo di tale entità nel tentativo di raffreddare un’inflazione sui massimi da quarant’anni.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a 214 mila unità, al di sotto delle 233 mila stimate dal consensus e delle 226 mila della rilevazione precedente.

Numeri che evidenziano ancora una volta la solidità del mercato del lavoro a stelle e strisce, raffreddando le ipotesi di un rallentamento nel ritmo degli aumenti dei tassi di interesse in un contesto in cui persistono le pressioni sui prezzi.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito in area 0,98 e il dollaro/yen a 149,8 dopo aver scollinato anche oltre la soglia di 150.

In rialzo la sterlina a 1,127 sul dollaro, dopo che il primo ministro Liz Truss ha rassegnato le dimissioni in seguito al caos delle ultime settimane con il dietrofront sul controverso maxi piano di tagli alle tasse.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,3%) a 93,6 dollari e il Wti (+1,7%) a 85,9 dollari, in scia alle notizie di una possibile riduzione della durata della quarantena per coloro che entrano in Cina.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si mantiene sui massimi dal 2008 al 4,16% e quello del biennale sui massimi dal 2007 al 4,6%.

Tornando a Wall Street, in avvio Tesla cede circa il 7% dopo aver riportato ieri a mercati chiusi ricavi trimestrali inferiori alle attese. Diffusi prima dell’apertura, invece, i conti di AT&T, che guadagna il 5% dopo aver battuto le previsioni degli analisti.