Mercati – Europa in rialzo con Wall Street dopo i dati sull’inflazione Usa

Gli eurolistini accelerano e gli indici statunitensi Dow Jones (+2,2%), S&P500 (+3,4%) e Nasdaq (+4,4%) aprono in rialzo in seguito alla pubblicazione del report sui prezzi al consumo negli Usa.

Il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,7% in area 24.190 punti, in miglioramento rispetto alla mattinata così come il Dax di Francoforte (+2,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).

I dati macro statunitensi hanno evidenziato un rallentamento dell’inflazione al 7,7% annuo, rispetto all’8,2% di settembre e al 7,9% mediamente stimato dagli analisti. Il dato core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha registrato una crescita annua del 6,3%, inferiore al 6,5% previsto e al +6,6% del mese precedente.

I numeri suggeriscono che la corsa dei prezzi stia finalmente iniziando a decelerare, consentendo alla Fed di rallentare il ritmo delle strette sui tassi dopo quattro rialzi consecutivi da 75 punti base nelle ultime riunioni.

In mattinata è stato diffuso il bollettino economico della Bce, che ha posto l’accento sull’inflazione ancora troppo elevata e sulla necessità di nuovi ritocchi al costo del denaro. Il Consiglio direttivo prevede un’economia in frenata ancora fino all’inizio del 2023 e suggerisce che le misure per fronteggiare l’aumento dei prezzi energetici siano temporanee e indirizzate alle categorie più deboli, per non alimentare ulteriormente l’inflazione.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi, in aumento a 225 mila unità, e sulla produzione industriale dell’Italia, in calo dell’1,8% mensile e dello 0,5% annuo.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,015 e il cambio tra biglietto verde e yen resta precipita a 142,3 dopo i dati sull’inflazione Usa. Tra le materie prime restano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 92,4 dollari e il Wti (-0,6%) a 85,2 dollari, sempre appesantito dall’impatto potenziale sulla domanda dei lockdown cinesi contro il Covid.

Acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del Treasury decennale statunitense in calo di 21 punti base al 3,88%. Lo spread Btp-Bund si contrae a 203 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 4,04%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto Azimut (+5,4%), Nexi (+5,4%) e Telecom Italia (+4,7%) dopo la pubblicazione dei risultati e l’avvio del processo di societarizzazione della unit Enterprise. In calo invece Tenaris (-3,9%), Saipem (-3,1%) e Leonardo (-1,7%).