Mercati – Europa prudente, a Milano focus su Nexi

Mattinata cauta per le borse del Vecchio Continente, mentre i future di Wall Street avanzano dopo le perdite della seduta precedente. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,25% in area 24.540 punti, sotto la parità come il Dax di Francoforte (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%). Flat il Ftse 100 di Londra, resiste il Cac 40 di Parigi (+0,3%). In rialzo i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, grazie anche ai segnali di distensione tra Stati Uniti e Cina dopo l’incontro bilaterale tra Biden Xi Jinping a margine del G20 di Bali.

A sostenere il sentiment contribuisce la speranza che la Fed possa rallentare il ritmo delle strette sui tassi, ipotesi avvalorata dalle ultime dichiarazioni in questo senso del vicepresidente dell’istituto, Lael Brainard. Gli operatori si aspettano che a dicembre il Fomc effettui un ritocco da mezzo punto percentuale, dopo quattro interventi consecutivi da 75 punti base.

Indicazioni contrastanti dall’agenda macroeconomica. Da un lato si registra il miglioramento dell’indice ZEW sulla fiducia degli investitori nelle prospettive economiche della Germania (da 59,2 a 36,7 punti), sui massimi da giugno, in scia alla possibilità che l’inflazione dell’eurozona cominci a diminuire, anche se l’indicatore resta sotto la media di lungo termine per via delle prospettive di recessione.

Il Pil del Giappone ha riportato un calo inatteso nel terzo trimestre, rafforzando la prospettiva di una BoJ accomodante, mentre in Cina le vendite al dettaglio a ottobre hanno mostrato una contrazione per la prima volta da maggio. Ricordiamo che negli ultimi giorni Pechino ha annunciato misure per sostenere il settore immobiliare un allentamento delle restrizioni legate al Covid.

Sul Forex perde nuovamente terreno il dollaro nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD in risalita a 1,04 e il cambio tra biglietto verde e yen che scende a 139,2.

Tra le materie prime accelerano al ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,8%) a 92,3 dollari e il Wti (-1,1%) a 84,9 dollari, complici le preoccupazioni per la domanda nel breve.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 196 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,07%.

Tornando a Piazza Affari, Nexi scivola a -10,5% dopo che Intesa Sanpaolo (-1%) ha ceduto la propria partecipazione nella società pari al 5,1%, circa 67 milioni di azioni. In calo anche Interpump (-2,8%), Amplifon (-1,9%) e Telecom Italia (-1,6%). Ancora in rialzo Saipem (+3,5%), dopo essersi aggiudicata nuovi contratti di perforazione offshore per circa 800 milioni di dollari. Bene anche Leonardo (+2,4%), Tenaris (+2,2%) e Banco Bpm (+1,6%).