I futures sull’azionario Usa scambiano in rialzo, preannunciando una partenza positiva a Wall Street in scia ai segnali di distensione nei rapporti tra Cina e Stati Uniti e alle crescenti speranze su un rallentamento nel ritmo delle strette da parte della Federal Reserve.
Chiusura in ribasso ieri per i principali indici americani, che hanno rallentato nel finale terminando poco sopra i minimi intraday e rifiatando dopo i guadagni della scorsa settimana. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,6%.
A sostenere il sentiment dei mercati contribuisce il raffreddarsi dell’inflazione a ottobre negli Stati Uniti, che alimenta le speranze sulla possibilità che la Fed adotti un atteggiamento meno aggressivo sui tassi di interesse.
Ipotesi avvalorata dal vicepresidente dell’istituto di Washington, Lael Brainard, secondo cui sarebbe appropriato cominciare presto a considerare un rallentamento nel ritmo delle strette sul costo del denaro.
Le aspettative degli operatori ora indicano un incremento dei tassi di interesse da mezzo punto percentuale nell’appuntamento di dicembre della Fed, dopo quattro rialzi consecutivi da 75 punti base.
Ulteriori segnali di rallentamento dell’inflazione sono arrivati dai dati sui prezzi alla produzione Usa, cresciuti ad ottobre dello 0,2% su base mensile (+0,4% il consensus), dal +0,2% del mese precedente (rivisto da +0,4%), e dell’8% su base annua (+8,3% il consensus) dal +8,4% di settembre.
Sul fronte geopolitico, l’incontro di ieri tra il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping in occasione del summit del G20 in Indonesia ha alimentato l’ottimismo su un allentamento delle tensioni tra i due paesi.
Tornando a Wall Street, nel premarket Amazon guadagna il circa il 5% dopo aver annunciato il taglio di circa 10.000 posti di lavoro, mentre Walmart balza di oltre il 7% dopo aver migliorato le previsioni sugli utili.