Mercati – Apertura sopra la parità per l’Europa, Milano a +0,2%

Partenza sopra la parità per le borse europee, dopo il nervosismo di ieri innescato dall’aggravarsi dei disordini civili nel fine settimana in Cina per le rivolte contro la rigida politica zero Covid adottata dal governo.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 24.500 punti. In frazionale rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%).

A risollevare il sentiment dei mercati contribuiscono i rumors secondo cui Pechino starebbe valutando la possibilità di cedere alle recenti proteste dei civili e di ridimensionare la sua rigida politica di zero Covid.

A ciò si aggiungono le notizie di nuove misure a sostegno del settore immobiliare cinese, dopo che il soggetto di regolamentazione dei mercati finanziari ha rimosso il divieto di finanziamento attraverso la vendita di azioni.

In tema banche centrali, gli operatori continuano a monitorare i commenti dei membri della Federal Reserve, con James Bullard (Fed di St. Louis) che ha avvisato che i mercati potrebbero aver sottovalutato la possibilità di tassi di interesse più elevati.

John Williams (Fed di New York) ha invece sottolineato che i policymaker hanno ancora del lavoro da fare per riportare i prezzi sotto controllo, mentre il vicepresidente Lael Brainard ha dichiarato che gli shock sull’offerta mantengono elevati i rischi inflazionistici.

Il numero uno della Fed, Jerome Powell, parlerà invece nei prossimi giorni, da cui ci si attende la conferma di un rallentamento nel ritmo delle strette sul costo del denaro pur ricordando che la lotta all’inflazione proseguirà anche nel 2023.

Sul fronte macro, in attesa del Job Report Usa in uscita venerdì, l’agenda di oggi prevede la lettura preliminare di novembre dell’indice dei prezzi al consumo in Germania e l’indice di fiducia dei consumatori dell’Eurozona.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in rialzo a 1,038 e il dollaro/yen a 138,3.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio dopo aver toccato ieri i minimi da circa un anno, con il Brent (+2,2%) a 85,8 dollari e il Wti (+2%) a 78,8 dollari sostenuti anche dalle indiscrezioni secondo cui l’Opec+ potrebbe decidere ulteriori tagli alla produzione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 189 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Moncler (+1,7%), Tenaris (+1,6%), ed Eni (+1,1%), mentre arretrano Unipol (-0,6%) e Ferrari (-0,5%).