Mercati – Prevista apertura poco sopra la parità per l’Europa

Prevista una partenza cauta per le borse europee, in un contesto in cui le preoccupazioni che ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali inneschino una recessione hanno ridotto l’appetito per il rischio.

Chiusura in ribasso venerdì a Wall Street, con i principali indici americani che hanno archiviato la seconda settimana consecutiva in calo. Lo S&P 500 ha perso l’1,1%, il Nasdaq l’1% e il Dow Jones lo 0,8%.

Il bilancio complessivo dell’ottava ha visto il listino tecnologico scendere del 2,7%, lo S&P 500 del 2,1% e il Dow Jones dell’1,7%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in calo di oltre l’1%, mentre Shanghai lascia sul terreno l’1,9% e Hong Kong lo 0,8%.

L’euforia dell’inizio della scorsa settimana per la lettura più debole delle previsioni del report sui prezzi al consumo Usa a novembre è presto svanita dopo i messaggi emersi dal meeting della Federal Reserve.

L’istituto di Washington ha ribadito la necessità di continuare ad alzare il costo del denaro fino a che riterrà di aver riportato l’inflazione sotto controllo, alimentando i timori per l’outlook dell’economia.

A rincarare la dose hanno poi contribuito i commenti provenienti dalla Bce, con il presidente Christine Lagarde che ha anch’essa preannunciato ulteriori rialzi dei tassi di interesse il prossimo anno.

Nel frattempo, gli operatori continuano a monitorare l’incremento dei contagi in Cina dopo l’allentamento della rigida politica zero Covid, contro l’impegno di Pechino di aumentare le misure a sostegno dell’economia.

In Europa, invece, è in programma oggi la riunione dei ministri Ue dell’Energia per trovare un accordo sul tetto al prezzo del gas, un discorso del vicepresidente della Bce Luis De Guindos e, sul fronte macro, il dato Ifo sulla fiducia degli imprenditori in Germania.