Seduta a due velocità per i rendimenti europei, con i tassi Btp che segnano tuttavia i maggiori cali, mentre le banche centrali restano sotto i riflettori.
I principali listini continentali si muovono positivi con il Ftse Mib a +0,8%.
Gli investitori stanno ancora metabolizzando l’inattesa decisione di ieri della Banca del Giappone di alzare la banda di oscillazione del rendimento del decennale governativo dallo 0,25% allo 0,5%.
Tra gli economisti inizia ora a farsi strada l’aspettativa che l’istituto nipponico aumenterà i tassi di interesse il prossimo anno, dopo un decennio di stimoli straordinari, coerentemente con le mosse di Fed, BCE e altre banche centrali.
Sul fronte macro, in attesa delle richieste settimanali mutui MBA degli Stati Uniti e del dato sulla fiducia consumatori Conference Board in calendario nel pomeriggio, stamane l’indice GFK della fiducia consumatori della Germania di gennaio è risultato pari a -37,8 punti, comunque meglio del consensus (-38 punti) e della lettura precedente (-40,1 punti rivisto da -40,2 punti).
Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale cala al 4,41% (-5 bp), con uno spread a 212 punti (-5 bp), mentre negli Usa il tasso del T-Bond oscilla in area 3,69%.