Mercati asiatici – Positivi all’indomani dei verbali Fed

Seduta positiva per i principali listini asiatici all’indomani della pubblicazione dei verbali della Fed e della chiusura in rialzo di Wall Street.

Shanghai guadagna l’1% e lo Shenzhen l’1,5% mentre Hong Kong segna un +1,2%. Più cauto il Giappone con Nikkei +0,4% e Topix in parità.

Dalle minute relative all’ultima riunione della banca centrale americana emerge che i tassi d’interesse negli Stati Uniti resteranno elevati nel 2023 mentre potranno iniziare a calare nel prossimo anno, aggiungendo che le previsioni sull’andamento dell’inflazione nel Paese indicano una diminuzione grazie a un incremento dei prezzi al consumo inferiore alle attese e a un calo considerevole dei prezzi del petrolio.

Nel complesso, dai verbali Fed, si rilevano le preoccupazioni diffuse fra i membri della banca centrale per la fiducia degli investitori sulla fine del ciclo di rialzi dei tassi, una fiducia che potrebbe ostacolare il contrasto all’inflazione.

Nel frattempo il sentiment beneficia della crescente convinzione che l’allentamento delle misure di contenimento del virus in Cina alimenterà una ripresa dei consumi e delle spese e della notizia che Pechino riaprirà gradualmente il suo confine con Hong Kong favorendo ulteriormente le prospettive per la seconda economia mondiale.

Sul fronte macro, infine, lo sguardo ha iniziato già a orientarsi sul job report che verrà pubblicato domani pomeriggio.

Intanto, sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 1,061 e il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 132,3. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent (+0,8%) a 78,5 dollari e il Wti (+0,9%) a 73,5 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street lo S&P500 ha guadagnato lo 0,8%, il Nasdaq lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,4%.