Mattinata in calo per i rendimenti europei con gli investitori che sperano che il report sui prezzi al consumo negli Stati Uniti di dicembre in uscita domani mostri ulteriori segnali di rallentamento.
I principali listini continentali si muovono in territorio positivo con il Ftse Mib a +0,5%.
Gli operatori attendo i dati sull’inflazione Usa per avere maggiori indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria, dopo che nel suo intervento di ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito la necessità di misure impopolari per contrastare l’inflazione, senza però affrontare direttamente la questione dei tassi di interesse.
Eventuali segnali di un ulteriore raffreddamento della crescita del carovita potrebbero rafforzare le aspettative di un rallentamento nel ritmo delle strette da parte dell’istituto di Washington, in vista della riunione in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.
Tornando all’obbligazionario, il MEF ha comunicato i risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo BTP a 20 anni. Il titolo ha scadenza 1° settembre 2043, godimento 1° settembre 2022 e tasso annuo del 4,45%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 17 gennaio. L’importo emesso è stato pari a 7 miliardi. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,606 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,529%.
Inoltre sono stati collocati 7 miliardi di Bot a un anno. Il rendimento è salito a 3,086% rispetto a 2,669% del collocamento di metà dicembre, ai massimi da metà 2012.
Da segnalare infine per domani l’asta di Btp a tre e sette anni per un importo massimo di 7 miliardi.
Nel frattempo, il rendimento del Btp decennale cala al 4,% (-11 bp), con uno spread verso Bund a 186 punti (-6 bp), mentre oltreoceano il tasso del T-Bond flette al 3,58% (-4 bp).