Mercati – Europa prosegue in rosso, Milano contiene le vendite (-0,3%)

Le Borse europee proseguono in territorio negativo, in scia all’apertura sotto la parità a Wall Street, tra le incertezze per le prospettive di politica monetaria e le tensioni geopolitiche Usa – Cina.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 26.870 punti. Arretrano anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Dax di Francoforte (-1%), il Ftse 100 di Londra (-1%) e il Cac 40 di Parigi (-1,6%). Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,5%.

Gli operatori mantengono un atteggiamento di cautela, una volta metabolizzati i risultati trimestrali di Apple, Alphabet e Amazon diffusi la scorsa settimana, che hanno alimentato i timori sull’impatto del rallentamento dell’economia sugli utili societari.

In aggiunta, i dati sull’occupazione americana a gennaio hanno evidenziato ancora una volta la solidità del mercato del lavoro Usa, lascando spazio alla Federal Reserve per mantenere una politica aggressiva sui tassi di interesse.

Pesano sul sentiment anche le rinnovate tensioni geopolitiche tra Washington e Pechino dopo l’abbattimento di un presunto pallone spia cinese da parte degli Usa. Gli Stati Uniti hanno inviato i sommozzatori per recuperare ciò che credono siano i dispositivi di spionaggio ritrovati al largo della costa della Carolina del Sud mentre crescono le pressioni sul presidente Biden affinché reagisca nei confronti Pechino con nuove misure di controllo delle esportazioni.

Sul fronte macroeconomico, intanto, in Germania, a dicembre gli ordini di fabbrica hanno registrato un incremento su base mensile del 3,2%, contro il +2% delle attese degli analisti e dopo il -4,4% di novembre (rivisto da -5,3%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini evidenziano una contrazione dell’10,1% (-11,6% consensus) dopo il -10,2% del mese precedente (rivisto da -11%).

A livello di Eurozona, nello stesso mese, le vendite al dettaglio hanno evidenziato una contrazione del 2,7% su base mensile, con il consensus a -2,5% e dopo il +1,2% di novembre (rivisto da +0,8%). Su base annua, il calo è stato del 2,8%, contro il -2,7% stimato dagli analisti. Il dato del mese precedente è stato rivisto da -2,8% a -2,5%.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro scivola sotto soglia 1,075 mentre il dollaro/yen balza a 132,6. Tra le materie prime poco mosso il greggio con il Brent (+0,1%) a 80 dollari e il Wti (-0,3%) a 73,2 dollari, dopo che, tra l’altro, la Turchia ha interrotto i flussi verso il terminal di esportazione di Ceyhan sulla costa mediterranea come misura precauzionale in risposta ai devastanti terremoti che hanno colpito l’area prima dell’alba.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa due punti a 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.

Tornando a Piazza Affari, Telecom Italia si posiziona in testa (+2,8%), seguita da Intesa Sanpaolo (+2,7%), Amplifon e Banco Bpm (+2%) mentre arretrano in particolare Moncler (-3,5%), STM (-2,5%), Fineco (-2,2%) e Tenaris (-2,1%).