Mercati asiatici – Movimenti incerti con la debolezza di Cina e Giappone

Seduta perlopiù incerta per i principali listini asiatici nonostante la chiusura positiva di Wall Street dopo l’atteso discorso di Jerome Powell all’Economic Club di Washington.

In Cina, Shanghai e Shenzhen cedono lo 0,5%, caute come Hong Kong (-0,1%) e  Giappone con Nikkei -0,3% e Topix in parità.

Il presidente della Fed ha affermato che il processo di riduzione dell’inflazione è appena iniziato e prevede un ridimensionamento significativo quest’anno. Ritiene comunque che c’è ancora molta strada da fare e che servirà anche il 2024 per tornare all’obiettivo del 2%, di fronte ai dati molto forti sul mercato del lavoro negli Stati Uniti diffusi la scorsa settimana.

Powell, pur premettendo di ritenere appropriato l’attuale livello dei tassi, ha lasciato aperta la strada a ulteriori strette.

Separatamente, il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha affermato che la Fed dovrebbe alzare i tassi di interesse al 5,4%, al massimo della fascia target, dopo che l’istituto ha aumentato il costo del denaro di 25 punti base la scorsa settimana al range 4,5% – 4,75%.

Sul forex, il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a quota 131,3. Tra le materie prime, il petrolio viaggia poco mosso con il Brent stabile a 83,7 dollari e il Wti (+0,2%) a 77,3 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato l’1,9%, lo S&P500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,8%.