Mercati – Eurolistini si mantengono ben intonati con Piazza Affari a +1,3%

Gli eurolistini proseguono la seduta in territorio positivo, dopo la partenza in rialzo a Wall Street, in seguito agli ultimi dati sull’occupazione statunitense.

A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,3% in area 27.514 punti. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%). Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,2%, il Dow Jones lo 0,8% e lo S&P 500 lo 0,7%.

In Europa, la giornata è segnata sul fronte politico dal vertice Ue straordinario a Bruxelles, mentre a livello macro in mattinata è stata pubblicata la stima dell’inflazione in Germania a gennaio che ha evidenziato un leggero aumento dopo due mesi di calo.

Dall’agenda macro a stesse e strisce è invece emerso che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 196 mila unità, al di sopra delle 190 mila previste dal consensus e delle 183 mila della rilevazione precedente.

Il tutto dopo gli ultimi commenti provenienti dai funzionari della Federal Reserve, che hanno minato l’ottimismo dei mercati per un allentamento dell’aggressivo ciclo di strette monetarie.

In particolare, diversi esponenti dell’istituto di Washington hanno ribadito come la lotta all’inflazione non sia ancora terminata, sottolineando la necessità di ulteriori rialzi dei tassi di interesse.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,079 e il dollaro/yen in discesa in area 130,7. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio dopo i rialzi delle ultime tre sedute, con il Brent (-1%) a 84,2 dollari e il Wti (-1,1%) a 77,6 dollari all’indomani dell’incremento delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali Eia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa sei punti base in area 181, con il rendimento del decennale italiano al 4,11% (-13 bp).

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Unicredit (+3,7%), Stellantis (+3,2%), Iveco (+2,9%) e Stm (+2,6%). Vendite, invece, su Tim (-1,7%), Diasorin (-1,4%), Hera (-1%) e Saipem (-0,9%).