Obbligazioni – Sold out all’asta BTP da 3, 7 e 15 anni per 8,5 mld

Mattinata in flessione per i tassi europei e americani in attesa soprattutto del dato sull’inflazione Usa a gennaio, in programma questo pomeriggio, e dopo le aste di Btp.

I principali listini continentali viaggiano in moderato rialzo con il Ftse Mib a +0,4%.

L’attenzione dei mercati è rivolta in particolare sul report sui prezzi al consumo negli Stati Uniti in programma oggi, dopo che la scorsa settimana diversi membri della Federal Reserve hanno ribadito la necessità di alzare ancora i tassi di interesse.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, dopo che è emerso che le aspettative di crescita dei redditi da parte delle famiglie Usa si sono drasticamente ridotte, allontanando il rischio di una spirale prezzi-salari.

Sul fronte macro, la seconda stima del Pil dell’Eurozona del quarto trimestre 2022 ha evidenziato una crescita dello 0,1% su base trimestrale e dell’1,9% su base annua, confermando le attese e il dato della prima lettura.

Tornando all’obbligazionario, il Tesoro ha emesso 8,5 miliardi di Btp a 3, 7 e 15 anni.

Nel dettaglio, il MEF ha emesso la nona tranche del BTP a 3 anni scadenza 15/01/2026 per 3,5 miliardi a fronte di una richiesta pari a 5,257 miliardi e rendimento in rialzo di 11 centesimi al 3,37%. Collocata anche la settima tranche del BTP a 7 anni scadenza 15/12/2029 per 3,5 miliardi a fronte di richieste per 4,739 miliardi e rendimento in aumento di 3 centesimi sull’asta del mese scorso al 3,80%. Infine, la sesta tranche del BTP a 15 anni scadenza 01/03/2038, assegnata per 1,5 miliardi a fronte di una domanda totale pari a 2,33 miliardi, con un rendimento lordo dello 4,28%.

Intanto il rendimento del decennale italiano scende al 4,13% (-5 bp), con uno spread verso Bund in calo a 178 punti (-4 bp), mentre oltreoceano il tasso del T-Bond flette in area 3,69%.