Obbligazioni – Collocati 3,75 mld di Btp biennali e 1,5 mld di Btp indicizzati

Mattinata perlopiù poco mossa per i tassi europei e americani nel giorno delle aste del Tesoro e in attesa dei verbali Fed di stasera.

I principali listini continentali viaggiano in ribasso con il Ftse Mib a -1,2%.

Il sentiment resta appesantito dai crescenti segnali che le banche centrali a livello globale siano ancora distanti dal porre fine alla loro lotta all’inflazione, come ribadito dai commenti hawkish dei funzionari della Fed della scorsa settimana.

Maggiori dettagli sul percorso di strette monetarie della banca centrale americana potrebbero emergere dalla minute, in pubblicazione stasera.

Resta l’attenzione anche sui segnali provenienti dalla stagione delle trimestrali con il 68% delle società dello S&P 500 che ha riportato risultati superiori alle stime rispetto a quota di circa l’80% registrato negli ultimi trimestri.

Sullo sfondo continuano a pesare anche le tensioni geopolitiche dopo che il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia sospenderà l’applicazione del trattato sulle armi nucleari Start, una decisione che il segretario di Stato Antony Blinken ha definito “irresponsabile”.

Restano le tensioni anche con Pechino dopo che la Casa Bianca si è dichiarata disposta a sanzionare le società cinesi che sosterranno l’invasione russa, secondo quanto affermato dal vice segretario al Tesoro Wally Adeyemo.

Tornando all’obbligazionario, il Tesoro ha collocato, per l’intera offerta, Btp a 2 anni per 3,75 miliardi e Btp a 10 anni indicizzati per 1,5 miliardi, con rendimento lordo rispettivamente del 3,67 e 2,19%.

Nel frattempo, il rendimento del decennale italiano è stabile al 4,48%, con uno spread a 194 punti (+2bp), mentre oltreoceano il tasso del T-Bond è altrettanto poco mosso al 3,95%.