Prevista una partenza sopra la parità per le borse europee, dopo i guadagni registrati ieri a Wall Street e oggi dai mercati asiatici anche grazie ai dati economici positivi provenienti dalla Cina.
Chiusura in rialzo ieri per i principali indici americani, che hanno accelerato nella seconda parte di seduta invertendo la rotta dopo un avvio sottotono. Il Dow Jones è salito dell’1%, lo S&P 500 dello 0,8% e il Nasdaq dello 0,7%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dell’1,6%, mentre Hong Kong guadagna lo 0,9% e Shanghai lo 0,5% in attesa domenica della riunione annuale del parlamento cinese per fissare gli obiettivi economici.
L’azionario globale è avviato per chiudere la settimana in rialzo, interrompendo una striscia di tre settimane consecutive di perdite in un contesto in cui gli operatori valutano l’impatto di tassi di interesse più elevati contro i segnali positivi provenienti dall’economia cinese.
A sostenere il sentiment dei mercati contribuiscono, inoltre, le dichiarazioni del presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic, secondo cui la banca centrale americana potrebbe sospendere la propria campagna di strette monetarie quest’estate.
Parole in contrasto con la retorica restrittiva emersa da altri membri della Fed nelle ultime settimane. Da ultimo, Christopher Waller si è detto favorevole a un rialzo dei tassi anche sopra l’attuale outlook se reso necessario dall’andamento dei dati economici.
Sul fronte macro il Caixin General Services Pmi a febbraio è salito a 55 dai 52,9 del mese precedente, superando i 54,7 attesi dal consensus e segnando l’aumento più forte dallo scorso agosto.
L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale di febbraio degli indici Pmi servizi e composito nell’Eurozona e negli Usa, il dato sul Pil italiano del quarto trimestre, i prezzi alla produzione della zona euro a febbraio e l’indice Ism non manifatturiero statunitense di febbraio.