Mercati asiatici – Acquisti diffusi, in evidenza la Cina con Shenzhen (+1,5%)

Seduta positiva per i principali listini asiatici, orfani del Giappone chiuso per festività, in scia a Wall Street, in attesa della riunione della Federal Reserve di questa settimana.

In Cina, Shanghai avanza dello 0,6% e Shenzhen dell’1,5%, bene anche Hong Kong a +1,1%.

Il crollo delle banche statunitensi, Silicon Valley Bank e Signature Bank, e l’acquisizione di Credit Suisse hanno accresciuto i timori che altri istituti di credito potrebbero cedere sotto la tensione dei ripetuti aumenti dei tassi per raffreddare l’inflazione.

Nel frattempo, Fed, Bce, Banca di Inghilterra, banca del Giappone, Banca del Canada e Banca centrale svizzera hanno annunciato l’attivazione di una serie di meccanismi coordinati per fornire liquidità d’emergenza in dollari al sistema bancario internazionale.

I mercati si interrogano, inoltre, su come i recenti tumulti sui mercati influenzeranno le decisioni in materia di politica monetaria, con una possibile fine anticipata della campagna di rialzi dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione.

Cresce infatti l’attesa le prossime decisioni della Federal Reserve che, nella riunione di oggi e domani, potrebbe optare per una stretta da 25 punti base. Si affievolisce oramai l’aspettativa di un ritocco da 50 punti, ipotesi prevalente prima che emergessero i timori di instabilità finanziaria.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,071 e il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 131,7. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in ribasso con il Brent a 73,1 dollari (-1%) e il Wti a 67,1 dollari al barile (-1%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Dow Jones ha guadagnato l’1,2%, lo S&P500 lo 0,9% e il Nasdaq lo 0,4%.