Mercati Usa – Modeste variazioni

Wall Street rimane in un “range” di quotazioni piuttosto ristretto per tutta la giornata di ieri, incapace di prendere una precisa direzione in attesa del report sull’andamento dei prezzi al consumo del mese di marzo in uscita domani prima dell’apertura.

Il tasso di inflazione potrebbe infatti dare un ulteriore indicazione sulle prossime mosse di politica monetaria da parte della Federal Reserve.

Nella giornata di ieri, la gran parte degli indici parte in negativo con il Nasdaq ancora il più debole. Il listino tecnologico tuttavia resiste al tentativo di bucare al ribasso la soglia dei 12.000 punti. Nel finale i listini volano verso i massimi intraday, ma annullano successivamente parte dei guadagni nell’ultima mezz’ora di contrattazioni.

Il bilancio finale registra solo il listino tecnologico in negativo (-0,4%), mentre lo S&P500 termina invariato, il Dow Jones in progresso dello 0,4% ed il Russell 2000 dello 0,8%.

Microsoft e Amazon cedono entrambe lo 0,2%, nel calo diffuso di quasi tutti i titoli tecnologici.

VIX in modesto rialzo (+0,5%) a quota 19,1.

Sul mercato obbligazionario prosegue la risalita dei rendimenti per la terza seduta consecutiva con il Tbond che avanza di altri quattro punti base fino al 3,44%.

Tra le materie prime il petrolio guadagna due punti percentuali risalendo fino a 81,5 dollari al barile.

Metalli preziosi in recupero con l’oro che rimbalza di un punto percentuale e l’argento che termina invece invariato.

Sul mercato valutario il dollaro torna ad indebolirsi nei confronti della moneta unica fino a 1,093 cedendo oltre mezza figura rispetto alla chiusura precedente.