Avvio poco mosso per le borse europee, all’indomani dell’uscita dei dati sull’inflazione americana di marzo.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 27.662 punti, cauto come l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) e il Dax di Francoforte (+0,2%), più deciso il Cac 40 di Parigi (+0,9%), mentre il Ftse 100 di Londra cede lo 0,1%.
Gli ultimi dati sull’inflazione Usa potrebbero non essere sufficienti per impedire alla Federal Reserve di alzare i tassi di interesse ancora una volta il mese prossimo.
Mentre la cifra principale su base annua è diminuita, il dato core – preferito dalla Fed e che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia – è aumentato.
Andamento che porta i mercati a scontare un rialzo dei tassi di 25 punti base al prossimo meeting FOMC di maggio come lo scenario più probabile, mentre gli operatori hanno mantenuto le loro attese che l’istituto guidato da Jerome Powell taglierà i tassi entro la fine dell’anno.
I verbali della riunione di marzo della Fed pubblicati mercoledì hanno mostrato che i policy maker hanno ridimensionato le aspettative per gli aumenti dei tassi quest’anno dopo che una serie di crolli bancari ha turbato i mercati. I funzionari della Fed hanno tuttavia inviato messaggi contrastanti, con il presidente della Fed di San Francisco Mary Daly che ha affermato che potrebbero non essere necessari ulteriori aumenti dei tassi, mentre Thomas Barkin della Fed di Richmond ha affermato che “abbiamo ancora molta strada da fare”.
Cresce intanto l’attesa per l’avvio della earning season a stelle e strisce con i conti, in uscita domani, di colossi bancari del calibro di Wells Fargo, JPMorgan e Citigroup, che potrebbero dare nuove indicazioni sullo stato di salute del sistema finanziario.
In Italia, nel frattempo, è stato alzato il velo sulle nomine da parte del Governo dei vertici delle cinque grandi società pubbliche quotate, Eni, Enel, Leonardo, Poste e Terna.
Sul forex il cambio euro/dollaro scende poco sotto quota 1,09 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene in area 133,1. Tra le materie prime, in flessione il petrolio con il Brent (-0,3%) a 87,1 dollari e il Wti (-0,2%) a 83,1 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 184 punti con il rendimento del decennale italiano al 4,18%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio soprattutto Moncler (+2,6%) e Amplifon (+1,6%), mentre arretrano in particolare Enel (-2,7%) e Saipem (-1,7%).