Mercati USA – Attesa partenza positiva in scia a dati PPI migliori delle attese

I futures sull’azionario americano guadagnano tra lo 0,1 e lo 0,4% preannunciando un buon avvio a Wall Street, mentre resta l’attenzione sui segnali provenienti dal fronte macro e dalle banche centrali.

Chiusura ieri in rosso per i listini americani dopo una seduta molto volatile a seguito dell’uscita dei dati sull’inflazione. Nel dettaglio, il Nasdaq ha perso lo 0,85%, l’S&P 500 lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,1%.

Dall’agenda odierna è emerso che a marzo l’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è risultato in calo su base mensile dello 0,5%, a fronte di aspettative di un dato stabile.

Sul fronte del mercato del lavoro, le nuove richieste di disoccupazione, nella settimana fino all’8 aprile, risultano essere 239.000, sopra il consensus di 235.000 e il valore precedente di 228.000.

Dati che fanno seguito a quelli di ieri sull’inflazione, risultati in miglioramento e sotto le attese, sebbene la persistenza del dato Core, in aumento rispetto a febbraio, abbia contribuito a calmare l’ottimismo degli operatori.

Sull’andamento volatile di ieri potrebbero aver inciso anche le dichiarazioni contrastanti di alcuni funzionari della Federal Reserve, con il presidente della Fed di San Francisco Mary Daly che ha affermato che potrebbero non essere necessari ulteriori aumenti dei tassi, mentre Thomas Barkin della Fed di Richmond ha sottolineato come ci sia “ancora molta strada da fare”.

Un ulteriore rialzo dei tassi di 25 punti base al prossimo meeting FOMC di maggio continua a essere lo scenario più probabile, con gli operatori che si attendono poi una pausa ed un successivo cambio di rotta nella politica monetaria della Fed. Da notare come i mercati scontino con una probabilità appena superiore al 50% un taglio dei tassi già alla riunione di luglio.

Cresce intanto l’attesa per le trimestrali in arrivo, partendo domani con i colossi bancari JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup, i cui risultati potrebbero fornire nuove indicazioni sullo stato di salute del sistema finanziario.