Mercati – Listini europei chiudono negativi, Piazza Affari -0,2%

Le borse europee chiudono in territorio negativo mentre i principali listini americani scambiano contrastati in un contesto di incertezza in attesa del meeting di oggi fra Biden e i leader del Congresso sul tetto del debito e dopo i dati macro odierni.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.198 punti, in ribasso dello 0,2%, sottotono come il FTSE 100 di Londra (-0,3%), il CAC 40 di Parigi (-0,2%), l’IBEX 35 di Madrid (-0,1%) e il DAX di Francoforte (-0,1%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 cede lo 0,3% e il Dow Jones lascia sul campo lo 0,6%.

Resta alta l’attenzione degli operatori sull’incontro tra il Presidente Joe Biden e lo Speaker della Camera Kevin McCarthy e altri leader del Congresso per risolvere l’impasse sul debt ceiling. Il Segretario del Tesoro Yellen ha ribadito che il governo americano potrebbe incorrere in default già il primo giugno qualora non fosse innalzato il limite al debito.

I repubblicani insistono sulla richiesta di tagli alla spesa pubblica come condizione per alzare il limite. I democratici propongono invece altre misure fiscali restrittive, volendo lasciare intatta la spesa.

Sul fronte banche centrali, il Presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester ha dichiarato che la banca centrale non può fare molto per frenare la crescita economica di lungo termine, ma deve fare la sua parte per frenare l’inflazione. Contestualmente, il suo omologo di Richmond, Thomas Barkin ha affermato che sarebbe disposto ad alzare ulteriormente i tassi di interesse, se necessario, per tenere a bada l’aumento generale dei prezzi.

Dal lato macroeconomico, sempre negli Stati Uniti, il dato sulla produzione industriale di aprile ha registrato un +0,5% su base mensile, a fronte di una variazione nulla prevista dagli analisti e della lettura di marzo (rivista da +0,4%).

Ad aprile le vendite al dettaglio nell’economia americana sono salite dello 0,4% su base mensile, in ripresa dopo il calo di marzo (-0,7%) ma sotto le attese, che davano un dato in aumento dello 0,8%, a segnalare che le spese dei cittadini restano stabili nonostante i venti inflattivi e l’incremento dei costi di finanziamento della spesa per consumi a causa della politica monetaria restrittiva della Fed.

Intanto sul forex, il biglietto verde guadagna terreno nei confronti delle altre valute, con il cambio con la moneta unica in calo a 1,0876, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen risale a 135,6. Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 74,8 dollari e il Wti (-0,6%) a 70,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

Tornando a Piazza Affari, bene MPS (+4,2%), Fineco (+2,1%), STM (+1,9%), Erg (+1,6%), mentre perdono terreno Amplifon (-2,3%), Telecom (-2,2%) CNH (-2,2%), Prysmian (-1,8%).