Obbligazioni – Collocati Btp short term e Btp indicizzati

Rendimenti Btp in controtendenza in una seduta perlopiù in leggero calo per i tassi europei. Stamane, le aste di collocamento di Btp short term e Btp indicizzati all’inflazione.

Prevale la debolezza sui principali listini continentali con il Ftse Mib in ribasso dello 0,8%.

Il sentiment resta appesantito dai timori legati all’inflazione e a possibili nuove strette monetarie dopo i commenti hawkish di alcuni funzionari della Federal Reserve.

Tra i questi, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha infatti dichiarato di aspettarsi che i tassi di interesse statunitensi aumenteranno nuovamente quest’anno considerando la robustezza dell’economia Usa.

Gli investitori restano intenti a valutare anche le conseguenze nel caso in cui il Congresso Usa non riuscisse a raggiungere un accordo sulla spesa per l’anno fiscale 2024 al fine di evitare lo shutdown, ovvero la chiusura degli uffici federali, il prossimo 1° ottobre. Moody’s ha avvertito che tale evento avrebbe ripercussioni negative sul rating creditizio dell’America.

Infine, ad alimentare ulteriormente le incertezze contribuiscono le turbolenze del settore immobiliare cinese dopo che il gruppo China Evergrande non ha rimborsato un’obbligazione onshore in yuan e gli ex dirigenti sono stati arrestati.

Tornando all’obbligazionario, il Tesoro ha collocato BTP short term con scadenza 29 settembre 2025 per l’intero importo offerto di 3 miliardi, Btp indicizzati con scadenza 15 maggio 2029 per 767,6 milioni rispetto a un ammontare offerto di 1,75 miliardi, e Btp indicizzati con scadenza 15 settembre 2041 per 982,4 milioni a fronte di un’offerta massima di 1,75 miliardi. I rapporti di copertura e i rendimenti lordi sono stati rispettivamente 1,62 e 3,97%, 2,38 e 2,05%, 1,45 e 2,59%.

Nel frattempo, il tasso del Btp decennale sale di 5 bp al 4,7%, con uno spread a 192 punti, mentre quello del T-Bond si fissa al 4,53% (-2 bp).