Le borse europee chiudono prevalentemente in denaro, con i principali listini americani in territorio positivo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,9% a 33.590 punti, in rialzo come il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+1,0%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,8%).
Oltreoceano il Dow Jones guadagna l’1,4%, lo S&P 500 l’1,1% e il Nasdaq lo 0,9%.
L’attenzione degli investitori resta rivolta all’outlook sui tassi d’interesse, con lo sguardo rivolto soprattutto alla prossima riunione della Fed in programma questo mese: dato ormai per certo un taglio al costo del denaro, resta da definire l’entità della manovra.
Nuovi segnali in tale direzione potrebbero giungere nei prossimi giorni dall’agenda macroeconomica, in particolare dai dati sull’inflazione: sono attesi mercoledì i dati di agosto sui prezzi al consumo Usa, che dovrebbero evidenziare un rallentamento al 2,6% a/a.
Ulteriori indicazioni sull’inflazione americana sono poi attese dai dati sui prezzi alla produzione, in calendario giovedì.
Dall’agenda macroeconomica, in Cina, ad agosto, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,6% su base annua, rispetto al +0,7% delle attese e al +0,5% di luglio. Nello stesso mese, i prezzi alla produzione sono calati su base tendenziale dell’1,8%, dopo il -0,8% di luglio e rispetto al -1,5% del consensus.
In Giappone, il Pil finale destagionalizzato del secondo trimestre 2024 è salito dello 0,7% su base trimestrale, al di sotto del consensus e del preliminare (entrambi a +0,8%). Il dato annualizzato destagionalizzato è aumentato del 2,9%, inferiore alle stime (+3,2%) e al preliminare (+3,1%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,104, mentre il cambio dollaro/yen sale a 142,9. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 71,6 dollari e il Wti (+1,1%) a 68,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, guida Campari (+3,6%) seguita da Banca Popolare di Sondrio (+2,6%), Nexi (+2,4%), Prysmian (+2,1%). Chiudono sotto la parità Moncler (-1,0%), Telecom Italia (-0,5%), Cucinelli (-0,4%), Iveco Group (-0,1%).