Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.344 punti (+1,6%), in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,3%), il CAC 40 di Parigi (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.
Il sentiment sull’azionario a stelle e strisce continua a beneficiare della vittoria di Trump alle elezioni presidenziali, apprezzata dai mercati per via dei tagli fiscali promessi dal prossimo presidente degli Stati Uniti.
L’attenzione degli investitori è al contempo rivolta all’agenda macro: in settimana i mercati guarderanno ai dati sull’inflazione Usa di ottobre, in arrivo mercoledì: in base al consenso, i prezzi al consumo, in particolare, dovrebbero registrare un 2,6% su base tendenziale, in modesto aumento rispetto al 2,4% di settembre quando avevano segnato il minimo dal 2021.
Nuove indicazioni sull’inflazione americana sono poi attese giovedì, con i dati sui prezzi alla produzione di ottobre. Venerdì focus invece su vendite al dettaglio e produzione industriale.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,065, il dollaro/yen sale a 153,8. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-3,0%) a 71,7 dollari e il Wti (-3,3%) a 68,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 126 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Leonardo (+4,3%), Azimut (+4,1%), Amplifon (+3,5%), Finecobank (+3,3%) mentre chiudono in coda Moncler (-1,2%), Cucinelli (-0,3%), Erg (-0,1%).