Mercati – Chiusura fortemente negativa per gli eurolistini, Milano -6,5%

Gli eurolistini chiudono in forte ribasso simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.649 punti (-6,5%) in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-6,1%), il DAX di Francoforte (-5,1%), il Ftse 100 di Londra (-4,9%), il CAC 40 di Parigi (-4,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono il 3,9% e il Dow Jones il 3,4%.

Mentre i listini del Vecchio Continente si preparano a concludere la peggior settimana dal 2022 con Piazza Affari arrivata a perdere anche oltre il 7,5%, con un calo paragonabile a quello registrato nel giorno dell’attacco alle Torri Gemelle l’11 settembre 2001, gli investitori continuano a guardare con forte preoccupazione l’escalation della guerra commerciale e al conseguente impatto sull’economia globale.

Nel frattempo, è arrivata dalla Cina la risposta anti dazi Usa con la decisione di applicare tariffe del 34% su tutte le merci importate dagli Stati Uniti a partire dal 10 aprile.

L’aggravarsi delle tensioni commerciali sta intanto modificando anche le aspettative sui tassi con la Fed che potrebbe tagliare il costo del denaro a partire già da maggio con un’ipotesi di cinque riduzioni nel 2025.

In attesa di ulteriori indicazioni dal discorso odierno di Powell, il job report di marzo ha visto la creazione di 228mila posti di lavoro nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), balzati, oltre le attese (137mila), dai 117mila di febbraio. Il tasso di disoccupazione è salito leggermente al 4,2%, a fronte del 4,1% sia del mese precedente sia del consensus.

A livello europeo, a febbraio, le vendite al dettaglio italiane sono migliorate, meno delle attese (+0,2%), a +0,1% su base mensile dopo il -0,4% di gennaio. Su base annua, sono diminuite dell’1,5%, rallentando rispetto al +0,9% del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,101, il dollaro/yen sale a 146,1. Tra le materie prime, in forte ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-7,0%) a 65,3 dollari e il Wti (-7,8%) a 61,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 120 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.

Tornando a Piazza Affari, termina in positivo solo Diasorin (+1,7%) mentre chiudono in coda Azimut (-12,6%), Leonardo (-12,4%) seguita da Banca Monte Paschi Siena (-12,2%), Nexi (-11,5%).