ACEA – NEL SEMESTRE MIGLIORANO MARGINI E UTILE

La società capitolina chiude positivamente un semestre difficile dal punto di vista macroeconomico e più nello specifico del mercato energetico. Nonostante il calo dei ricavi, l’Ebitda si mantiene invariato e crescono rispettivamente del 3,6% e 14% Ebit e Utile netto. Aumenta anche l’indebitamento netto, ma il capo azienda, Alberto Irace conferma la guidance 2014-2018.

Acea chiude il primo  semestre 2014 con ricavi 1,51 miliardi, in calo dell’8% rispetto al primo semestre 2013 e un gap di circa 11 punti percentuali sulle stime di consensus. L’Ebitda ha invece centrato i 331 milioni indicati nelle previsioni degli analisti e ha messo in luce un lievissimo progresso sui dati del 2013 (0,1%) Risultati  a cui ha dato un contributo determinante il comparto Idrico, la cui incidenza è salita al 42% oltreché le reti con il  36 per cento, ma anche le altre due are di business e cioè l’energia con il  14% e l’ambiente con l’8 per cento.

Più nel dettaglio l’ambiente  ha chiuso i sei mesi con un Ebitda di 28 milioni, in crescita di  4,2 milioni principalmente per effetto dei migliori risultati registrati in ARIA  società che si occupa della gestione  degli asset confluiti dalle controllate Terni En.A,  E.A.L.L, Enercombustibili ed Ergo En.A. Il progresso di  2,8 milioni è ascrivibile essenzialmente  all’impianto di Terni in conseguenza della maggiore operatività post ristrutturazione, oltreché  dell’impianto del Gruppo Aquaser (+0,7 milioni) per le maggiori quantità in agricoltura e compostaggio.

In progresso anche i contributi dell’Energia il cui Ebitda  è migliorato del 2,2%  a 45,7 milioni lo sviluppo delle vendita da 24 a 26,6 milioni  oltreché del miglior margine energia conseguito (+ 2,5 milioni), associato ad un efficientamento dei costi per i servizi (- 1,5 milioni) sostenuti. Arretra invece il contributo all’Ebitda del  settore della Produzione che si riduce  6,8% a 19,1 milioni a causa della diminuzione del margine energia ( -2,1 milioni) per effetto del calo dei prezzi solo parzialmente compensato da una diminuzione dei costi per servizi (- 1,0 milioni). A tal proposito si ricorda che la domanda di Energia in Italia è scesa di un ulteriore  3% accentuando la situazione di eccesso di offerta con annessa tensione sui prezzi e quindi sui margini.

In flessione anche il margine operativo lordo del comparto idrico, scivolato dell’1,2% a 138,2 milioni  influenzata dal venir meno di proventi non ricorrenti registrati nel 2013  e solo parzialmente compensati dall’aumento delle tariffe.  Gli investimenti dell’Area si sono mantenuti stabili a 68 milioni. L’Ebitda dell’area reti  si è attestato a 119,1 milioni ed è risultato sostanzialmente in linea, a parità di perimetro, con il valore del primo semestre dell’esercizio precedente. Continuando a scorrere il conto economico si osserva come il calo degli ammortamenti abbia determinato un aumento del 3,6% dell’Ebit a quota 188 milioni, cifra molto vicina a quella prevista dagli analisti (189 milioni). Più nel dettaglio il miglioramento è stato più marcato nelle aree energia e ambiente, rispettivamente +25% e +36%, e meno in reti (+0,4%) e nel comparto idrico (+4,4%).
La minor incidenza degli oneri finanziari ha poi fatto sì che la crescita si sia accentuata nel livello finale del conto economico, che si chiude con un risultato netto di pertinenza del gruppo in aumento del 14% a 80,5 milioni superando le attese di quasi 2 punti percentuali.

Acea conto economico primo semestre 2014. Fonte: dati societari, elaborazione redazione albertonosari.it
Acea conto economico primo semestre 2014. Fonte: dati societari, elaborazione redazione albertonosari.it

Dal lato della struttura patrimoniale si rileva l’aumento di 128 milioni dell’indebitamento finanziario netto, che ha raggiunto quota 2,377 anche a causa dell’aumento degli investimenti nelle aree Energia e Reti. Il rapporto debt/equity è aumentato a 1,67x contro l’1,60x di fine 2013, rimanendo comunque in un intervallo di valori considerati nella norma per una società di questo tipo.

Acea stato patrimoniale. Fonte: dati societari, elaborazione redazione albertnosari.it
Acea stato patrimoniale. Fonte: dati societari, elaborazione redazione albertnosari.it

L’amministratore delegato Alberto Irace ha comunque confermato i target del piano industriale 2014-2018 che prevede investimenti complessivi per 2,1 miliardi e una crescita media annua dell’ebitda superiore al 6%  I conti sono stati pubblicati dopo la chiusura di Piazza Affari e il titolo ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,18% a 10,87 euro. Si ricorda che da inizio anno Acea ha sovraperformato il mercato realizzando una crescita del 29%, da confrontarsi con quella del 7% dell’indice Ftse Italia Mid Cap e quella del 12,2% dell’indice Fste Mib. Il valore massimo di 11,20 è stato raggiunto il 10 giugno, mentre il valore minimo di 7,99 il 28 gennaio. I volumi giornalieri sono stati pari a 133.962, in linea con quelli del primo semestre 2013 (137.910).