SNAM – TRIMESTRALE APPREZZATA DA PIAZZA AFFARI

Il gruppo di San Donato ha chiuso il terzo trimestre del 2014 con una lieve riduzione dei risultati della gestione operativa mentre l’utile netto è balzato del 42,5% su base annua, battendo le stime di consensus del 22,3% grazie soprattutto alla rivalutazione straordinaria, pari a 51 milioni, della quota azionaria precedentemente detenuta in AES (49%). L’indebitamento finanziario a fine settembre è rimasto invariato rispetto al dato del 30 giugno. Il titolo ha guadagnato oltre il 3% sul listino milanese.

Il calo (-3,4% su base annua) della domanda di gas in Italia nel terzo trimestre del 2014, generato principalmente dalla flessione del 12,7% dei consumi termoelettrici, unitamente alla flessione della quantità di gas immessa nella rete nazionale (-8,8%) non ha impedito a Snam di aumentare i ricavi rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel dettaglio, i ricavi del gruppo guidato da Carlo Malacarne sono cresciuti dello 0,9% su base annua portandosi a quota 866 milioni, in linea con quanto previsto dagli analisti, grazie soprattutto al maggiore contributo dell’attività di distribuzione di gas naturale (+8,9%). Questa attività ha beneficiato del consolidamento di AES Torino dal primo luglio, che ha contribuito per circa 13 milioni. In flessione invece le entrate provenienti dai business del trasporto (-1,5%), dello stoccaggio (-6,8%) e della rigassificazione (-20%), con l’ultimo che ha però un peso trascurabile (0,4%) sul fatturato complessivo.

Fonte: dati societari, consensus fornito dalla società - elaborazione dati redaziona albertonosari.it
Fonte: dati societari, consensus fornito dalla società – elaborazione dati redaziona albertonosari.it

A livello di risultati operativi, l’Ebitda, pari a 683 milioni, è stato in linea con le stime ma lievemente inferiore al dato dello stesso trimestre del 2013. Nel dettaglio, l’Ebitda risente del maggiore contributo delle attività di distribuzione che è stato compensato dal lieve calo del margine operativo lordo delle attività di trasporto e stoccaggio e dal mancato supporto delle attività di rigassificazione che avevano contribuito per circa tre milioni nello stesso periodo del 2013. Leggera flessione (-2,4%) su base annua per l’Ebit, pari a 484 milioni, che è stato anche del 2% sotto le stime di consensus a causa di un aumento di 8 milioni della voce ammortamenti (+5,3%). In particolare, è stato inferiore allo stesso periodo del 2013 l’apporto di tutti i business: trasporto (-2%), stoccaggio (-1,5%), distribuzione (-3,9%), nullo quello della rigassificazione.

Sul fronte del risultato netto finale, è stato sostanzialmente in linea con le attese il miglioramento della gestione finanziaria. Gli oneri finanziari netti sono diminuiti del 4% su base annua a seguito della riduzione del costo medio del debito che attualmente è del 3,3%, nonostante l’indebitamento finanziario netto medio del terzo trimestre del 2014 è stato superiore di un miliardo a quello dello stesso periodo del 2013. Il management ha poi confermato come guidance di fine 2014 un costo medio del debito del 3,2 per cento. Si è poi ridotto anche il carico fiscale grazie al calo dell’addizionale Ires (Robin Hood Tax) al 6,5% dal precedente 10,5% sulle attività di attività di trasporto e distribuzione che hanno pesato circa l’85% sull’Ebit dell’esercizio 2013. Il tax rate nel terzo trimestre del 2014 è quindi sceso al 33,9% dal 45,4% dello stesso periodo del 2013 mentre per l’intero esercizio i vertici di Snam prevedono un’imposizione fiscale compresa tra il 37 e il 38 per cento. A questi due elementi positivi deve essere poi aggiunto l’inatteso aumento dei proventi netti su partecipazioni (+77 milioni di euro nel trimestre) che è stato trainato dalla rivalutazione straordinaria, pari a 51 milioni, della quota azionaria precedentemente detenuta in AES (49%). Sulla base di questi elementi, l’utile netto del terzo trimestre del 2014 è cresciuto su base annua del 42,5% ed è stato superiore del 20% alle attese degli analisti che non avevano stimato il provento straordinario.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre del 2014 ha poi raggiunto quota 13,7 miliardi, in linea con le attese e con il valore al 30 giugno in quanto la forte generazione di cassa delle attività operative ha coperto il costo degli investimenti tecnici, pari a 330 milioni e in crescita del 15,8% su base annua, e la variazione negativa del capitale circolante dovuta alla stagionalità del processo di fatturazione. Variazione che comunque verrà assorbita entro la fine dell’anno.

Fonte: dati societari. Consensus fornito dalla società - elaborazione redazione albertonosari.it
Fonte: dati societari. Consensus fornito dalla società – elaborazione redazione albertonosari.it

Nel corso della conference call di oggi con gli analisti, il management del gruppo di San Donato ha confermato che gli investimenti dell’intero 2014 saranno pari a 1,3 miliardi e che la RAB totale di fine anno raggiungerà quota 25,8 miliardi, considerando anche il contributo delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto nel settore della distribuzione del gas. I vertici di Snam hanno poi rassicurato gli investitori sulla vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo Italgas, per la quale è stata ribadita la natura temporale delle misure preventive. Inoltre, Malacarne, ha dichiarato che il colosso di San Donato non esclude di entrare in futuro nell’azionariato di Tap, il gasdotto che dovrebbe portare il gas dall’Azerbaijan alla Puglia a partire dal 2020, ma al momento l’operazione è da escludere in quanto non in linea con il profilo di rischio della società. Con riferimento all’acquisizione di TAG, comunicata ufficialmente lo scorso 12 settembre, il Cda di Snam ha fissato oggi la convocazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti per il 10 dicembre con all’ordine del giorno l’aumento di capitale riservato a Cassa Depositi e Prestiti.

Sulla scia dei buoni risultati trimestrali, il titolo ha chiuso la giornata con un balzo del 3,11% e si è portato a quota 4,31 euro. L’indice Ftse Mib è invece cresciuto del 3,07 per cento nella giornata di oggi e dell’ 1,20% da inizio anno.

Fonte: factset.
Fonte: factset.