Prosegue la fase negativa di Gas Plus. Gli effetti dell’avversa congiuntura si fanno sentire e i primi nove mesi del 2014 si chiudono con i ricavi in calo del 26% a 96,6 milioni, Ebitda in contrazione del 41,3% a 26,6 milioni con corrispettivo margine in diminuzione dal 34,7% al 27,5 per cento. Analogo l’andamento del risultato operativo, che scende del 55% a 12,9 milioni con ROS dal 21,9% al 13,3 per cento. Il conto economico si chiude infine con un utile in calo del 59,4% a 4,2 milioni nonostante la minore pressione fiscale, con tax rate in discesa dal 46,2% al 17,7 per cento.
Dinamica condizionata prevalentemente dal settore di E&P in quanto, specificano dalla società “abbiamo subito i ritardi nel rilascio dei permessi per la messa in produzione di nuovi giacimenti da parte degli enti competenti e il continuo procrastinarsi della riattivazione di una concessione e il clima eccezionalmente mite della scorsa stagione invernale”.

Nel comparto E&P, inoltre, la produzione lorda di idrocarburi è stata inferiore del 21,8% rispetto ai corrispondenti nove mesi 2013 a causa dell’esaurimento dei campi maturi non compensati dall’entrata in produzione di nuovi progetti.
L’area commerciale Gas ha invece risentito particolarmente sia della flessione dei volumi venduti, a causa della flessione della domanda di gas a seguito delle condizioni climatiche particolarmente miti della scorsa stagione invernale, che del nuovo regime di prezzi in vigore nel mercato olandese a fine 2013.